La sinistra popolare e la democrazia d’apparenza (1922-1924)
- Autori: GIURINTANO C
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Capitolo o Saggio
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/648313
Abstract
Nella pluralità di ambiti di ricerca che contraddistinguono l’intensa attività scientifica di Corrado Malandrino desidero, in particolare, richiamare le ricerche condotte presso l’Archivio Storico della Fondazione Einaudi di Torino e l’Archivio Storico dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma che hanno consentito di colmare una lacuna importante dell’attività politica e culturale di Luigi Sturzo.Restando, dunque, nell’ambito degli studi sul popolarismo, il presente contributo è incentrato in particolare sul gruppo della sinistra popolare organizzatasi nella redazione del periodico «Il Domani d’Italia», una generazione che, parafrasando l’espressione di Malandrino riferita a Mario Einaudi, con l’ascesa del fascismo «seppe qual era il suo posto», e comprese la necessità di dialogare con antifascisti di sensibilità politiche differenti – da Gobetti a Ferrero, da Turati a Graziadei – per denunciare la vera natura del regime fascista, la sua negazione del diritto di esistenza dei partiti di opposizione, del libero esercizio dei diritti civili e politici e proporre un rinnovamento autentico delle istituzioni democratiche.