Skip to main content
Passa alla visualizzazione normale.

VINCENZA FORGIA

Indagine del comprensorio madonita per la ricostruzione del popolamento antico e la valorizzazione dei percorsi e delle aree di interesse archeologico.

Abstract

Oggetto di studio della ricerca è il comprensorio montano delle Madonie, localizzato sulla costa settentrionale della Sicilia. L’indagine topografica sta rivelando l’interesse archeologico dell’area, evidenziandone in particolar modo le dinamiche insediative per un periodo cronologico inquadrabile tra le fasi finali del Pleistocene ed il primo Olocene. L'indagine è condotta su aree campione che vengono prospettate in maniera intensiva e sistematica. Tali aree sono state preventivamente selezionate in base a criteri geologici, geomorfologici ed altitudinali. Grande importanza è stata data alle analisi paleo-ambientali, tuttora in corso; i primi risultati, di prossima pubblicazione, provengono dallo studio dei livelli archeologici del riparo sotto-roccia di Vallone Inferno (Scillato), individuato tramite la prospezione e presso cui è stata avviata una indagine multidisciplinare, in cooperazione con l’IPHES di Tarragona e l’Università di Trento. Il quadro emerso dalle prospezioni sistematiche e dai sopralluoghi mirati, presenta un arco cronologico molto esteso, dal Paleolitico superiore ad età tardo-antica. La novità, rispetto ai dati acquisiti dalle episodiche ricerche precedenti, è costituita dall'attestazione della presenza umana in alta quota (1400 - 1600 m s.l.m.) a partire almeno dal Pleistocene finale. Con l'Olocene assistiamo ad un'intensa frequentazione del territorio madonita nel corso del Neolitico medio (facies delle ceramiche tricromiche). Per la prima volta viene attestato l'insediamento di gruppi del Neolitico medio in zone interne della valle dell'Imera, fino ai 750 m di altitudine. Nell’ambito del progetto, l'analisi territoriale è condotta tramite l'ausilio di un S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale), capace di gestire su diversi livelli, differenti informazioni, quali visibilità, distribuzione spaziale dei siti, cronologia, etc.. Il completamento della ricerca contribuirà alla tutela delle aree di interesse archeologico, alla divulgazione delle conoscenze acquisite ed alla fruizione del territorio e del suo patrimonio culturale.