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VINCENZA FORGIA

Il popolamento umano della Sicilia: una revisione interdisciplinare

Abstract

Riassunto — La questione del popolamento umano pleistocenico della Sicilia e delle coste del Mediterraneo occidentale implica la ricostruzione delle rotte migratorie seguite dall’uomo e dalle faune e delle complesse dinamiche geologiche del bacino del Mediterraneo centrale. Anche se la più accreditata via di migrazione comune di faune e uomo è quella settentrionale, che prevede il superamento dell’area dello stretto di Messina, diversi autori, sulla base di dati archeologici, hanno ipotizzato un popolamento precoce ed una direttrice meridionale, dall’Africa, attraverso momenti di percorribilità del Canale di Sicilia. Questa ipotesi è stata più volte esplorata per poi essere accantonata, anche se diversi reperti paleontologici e archeologici, in particolare industrie attribuite nel tempo a Modo 1 e 2, provenienti dalla Sicilia meridionale, riportino continuamente l’attenzione su questa rotta potenziale. La maggior parte delle testimonianze archeologiche suddette sono dubbie in quanto mancano di un contesto stratigrafico trattandosi di ritrovamenti di superficie. Se i dati antropologici non forniscono ad oggi evidenze contestuali, poiché relativi solo al Paleolitico superiore, indicando una migrazione di H. sapiens dalla penisola italiana, i dati paleontologici e paleogeografici invece, non escludono la possibilità di un popolamento umano nel Pleistocene Medio. In questo lavoro proponiamo una revisione critica dei dati disponibili (paleontologici, paleoetnologici, paleogeografici, paleoantropologici) relativi alla problematica del primo popolamento umano della Sicilia attraverso un approccio interdisciplinare, in modo da offrire una visione globale della questione. Intendiamo riaprire una discussione critica sulle evidenze litiche, sulla georeferenziazione dei siti da cui provengono manufatti litici e resti faunistici durante il primo Pleistocene Medio e presentiamo un tentativo di ricostruzione paleogeografica delle linee di costa della Sicilia durante il Pleistocene Medio, sulla base della localizzazione degli stessi siti georeferenziati. I dati attuali non escludono la possibilità che siano avvenuti durante il Pleistocene Medio diversi e sporadici popolamenti umani legati alla variabile accessibilità dello Stretto di Messina. Una tendenza altalenante di fasi di dispersione e di estinzione contraddistingue d’altronde gli esseri umani in Sicilia, almeno fino alla transizione con il Mesolitico.