Prologo alla Progettazione Ambientale : l'impatto dell'attività edilizia sull'equilibrio ecosistemico del pianeta
- Autori: Firrone, T.
- Anno di pubblicazione: 2017
- Tipologia: Monografia (Monografia o trattato scientifico)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/247455
Abstract
Il progressivo miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo, registrato a partire dalla fine del XVIII secolo nei Paesi a più alto sviluppo economico e favorito dalla crescita delle attività industriali, dell’agricoltura, dell’allevamento, degli scambi commerciali e culturali, ha determinato l’aumento della popolazione mondiale che negli ultimi sessant’anni si è triplicata. La continua crescita demografica e le esigenze a questa connesse sono stati determinanti nell’opera di antropizzazione, spesso disordinata e distruttiva, condotta dall’uomo nel tempo e del conseguente impatto sull’equilibrio ecosistemico del Pianeta. L’intervento umano sul territorio ha generato gravi alterazioni ambientali che hanno influenzato la normale evoluzione dei processi naturali con esiti evidenti e spesso devastanti. Oggi più della metà della popolazione mondiale vive in aree antropizzate in costante espansione e, secondo uno studio condotto dall’ONU, nei prossimi 20 anni, 3 miliardi di persone avranno bisogno di una nuova casa. La crescente domanda di abitazioni, di infrastrutture, di grandi opere di ingegneria, pur di riconosciuta utilità , hanno fatto dell’attività edificatoria uno dei settori industriali a più alto impatto ambientale a causa dello sfruttamento delle risorse e dell’utilizzo del territorio (l’attività edilizia è responsabile del 40% del consumo delle materie prime), dell’alto consumo energetico - pari a circa un terzo di quello mondiale - e delle emissioni in atmosfera a questo connesse e, non ultimo, per l’impiego di materiali di sintesi e di origine petrolchimica che determinano gravi problemi di inquinamento ambientale durante tutto il loro ciclo di vita. Il 45% dell’inquinamento atmosferico globale è attribuibile all’industria delle costruzioni. Molti tecnici, progettisti, costruttori e fruitori ignorano i processi di estrazione, produzione, trasformazione, lavorazione, applicazione, uso e smaltimento dei materiali in commercio e coloro che ne sono consapevoli, a volte sottovalutano le problematiche a questi relative per scarsa sensibilità o, peggio, per interessi economici o politici. Inoltre, le complesse lavorazioni alle quali vengono sottoposte molte materie prime sono responsabili della produzione di grandi quantità di scarti e di conseguenti processi di smaltimento, spesso delicati e complessi. L’industria edilizia in Europa, produce il 50% dei rifiuti totali. Il volume affronta cause e conseguenze delle alterazioni ecosistemiche, profonde e spesso irreversibili, generate dai fenomeni di antropizzazione a scala globale e da pratiche inadeguate e in alcuni casi dissennate che si susseguono a ritmi sempre più accelerati compromettendo la vita stessa degli esseri viventi ed il futuro delle nuove generazioni. Perdita dell’identità localistica, trasformazione territoriale, metropolizzazione incontrollata, sfruttamento indiscriminato di risorse, deterioramento e inquinamento di suoli, acque, aria, accumulo di rifiuti, cambiamenti climatici, hanno modificato irrimediabilmente le caratteristiche del nostro Pianeta ponendoci di fronte a nuovi contesti ambientali con i quali confrontarci. Conoscere questi fenomeni, le cause che li hanno determinati, le possibili conseguenze del ripetersi di azioni sconsiderate, è un atto di responsabilità al quale ognuno di noi è chiamato ad ottemperare. Particolare attenzione e sensibilità spetta senz’altro a chi opera nel settore edile e a coloro che sono chiamati ad affrontare aspetti progettuali e decisionali che riguardano il futuro dell’umanità e non solo. Nell’ottica delle ormai improrogabili esigenze di un intervento di riassestamento della situazione ambientale, la Progettazione Ambientale assume un ruolo fondamentale per le sue precipue finalità volte a stabilire nuovi equilibri tra ambiente naturale e antropico e nuovi parametri di efficienza ecologica ed energetica per un