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RITA FOTI

Regio douglasseorum sanguine et pacis et christianae fidei Firmatores nuncupati. La costruzione della memoria familiare tra iscrizioni di marmo, scritture genealogiche e carte d’archivio (Corleone, secc. XV-XVIII)

Abstract

Nelle vicende storiche di una famiglia siciliana del patriziato urbano di tardiva nobilitazione, i Firmaturi di Corleone, la genealogia e l’archivio, tra invenzione di tradizione e trasmissione di fonti autentiche, sono i segni più maturi di una cultura della memoria che, emersa nella metà del Cinquecento, si evolve nel susseguirsi delle generazioni, sino a formalizzarsi un secolo dopo attorno al «nesso fra nobiltà, sangue e tempo: sepolcri, epigrafi, cappelle, domus magnae, biografie, alberi e storie genealogiche, documenti e librarie sono parte di un linguaggio che contribuisce alla costruzione di una identità familiare che affonda le sue radici in un passato tanto remoto da diventare mitico.