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RAFAEL DA SILVEIRA BUENO

Valutazione del livello di vetustà dei boschi di roverella della Sicilia

  • Autori: Emilio Badalamenti; Donato Salvatore La Mela Veca; Massimiliano Costa; Giovanni Giardina; Tommaso La Mantia; Andrea Laschi; Federico Guglielmo Maetzke; Serena Petroncini; Giovanna Sala; Rafael Silveira Bueno
  • Anno di pubblicazione: 2024
  • Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/666189

Abstract

Gli studi e le ricerche sui boschi vetusti sono notevolmente aumentati negli ultimi anni in Italia e in Europa. Trattandosi degli ecosistemi forestali relativamente più integri e complessi presenti a livello europeo, se si esclude una ridottissima superficie di foreste ritenute primarie, la necessità di individuarli, mapparli e sottoporli ad un’adeguato regime di protezione è riconosciuta nei più importanti documenti strategici di indirizzo; tra questi la Strategia Europea per la Biodiversità e la nuova Strategia Forestale Europea e la Strategia Forestale Nazionale. La prima definizione di bosco vetusto in Italia è stata inserita nella legislazione nazionale nel TUFF (D.Lvo 34/2018) ed è stata recentemente istituita la Rete Nazionale dei Boschi vetusti (Decreto MASAF n. 193945 del 5 aprile 2023). In questo contesto, avere un’adeguata rappresentatività delle più significative categorie forestali presenti a livello nazionale sarebbe auspicabile tenendo conto che l’eterogeneità delle superfici coperte, e la forte influenza dei fattori orografici e di aspetti socio-economici, rendono molto difficile questo obiettivo. Pur coprendo aree significative a livello nazionale ed europeo, si hanno poche informazioni su popolamenti di roverella (Quercus pubescens Willd. s.l.), e di specie quercine del cosiddetto ciclo della roverella, aventi caratteri di vetustà in tutto l’areale di distribuzione della specie. In precedenti ricerche, effettuate nell’ambito del progetto LIFE4OAKFORESTS (LIFE16NAT/IT/0002, https://it.life4oakforests.eu/), erano stati individuati e caratterizzati due boschi di roverella promettenti in tal senso, localizzati nel settore centro-occidentale della Sicilia. In questo contributo, abbiamo voluto valutare il livello di vetustà di questi due popolamenti, considerando altri boschi di roverella come confronto. A tale scopo, sono stati analizzati i dati dell’Inventario Forestale Regionale, che riprende il disegno campionario e la metodologia di rilievo predisposti per l’Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi Forestali di Carbonio, ma che adotta un’intensità quadrupla di campionamento. Adottando una serie di opportuni filtri (ad esempio non considerando le categorie inventariali dei boschi radi e dei boschi bassi, ecc.), dai 560 plot complessivi che includevano tipologie forestali fisionomizzate dalla roverella, abbiamo ottenuto circa 30 plot di confronto. Per la valutazione del livello di vetustà, sono stati utilizzati e confrontati due indici di eterogeneità strutturale applicati in due precedenti lavori sui boschi vetusti in Italia, e che, pur prendendo in considerazione le stesse otto principali fonti di diversità strutturale, hanno considerato parametri differenti, sempre diagnostici di condizioni di vetustà (es.: presenza di grandi alberi vivi, volume di necromassa, ecc.). L’indice si ottiene sommando i punteggi (range 0-10) assegnati a ciascuna variabile scelta, e viene poi espresso in percentuale. Gli obiettivi di questa ricerca sono stati: (i) valutare il livello relativo di vetustà dei due boschi individuati nel contesto regionale, e quindi valutare indirettamente la rarità di questi ecosistemi forestali; (ii) individuare le caratteristiche più carenti tra quelle diagnostiche di condizioni di vetustà; (iii) valutare i risultati ottenuti dai due indici di diversità strutturale, valutando possibili modifiche e/o integrazioni che tengano conto delle peculiarità regionali. In conclusione, l’indagine ha consentito di comparare l’indice di eterogeneità strutturale dei diversi boschi di roverella in modo da valutare la possibile inclusione dei due soprassuoli individuati nell’elenco regionale dei boschi vetusti, che confluirà poi nella Rete Nazionale.