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MONICA DE SIMONE

"VAS APPELLATUS QUI PRO ALTERO VADIMONIUM PROMITTEBAT ". PER UNA LETTURA DI VARRO, DE LING. LAT., 6.74.

  • Authors: DE SIMONE, M
  • Publication year: 2009
  • Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Key words: VADIMONIUM; VAS; REUS;
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/44685

Abstract

La ricerca ha ad oggetto l’analisi della testimonianza, in materia di vas, contenuta in Varro, De ling. lat. 6.74. Secondo l’autore, per descrivere l’antico vas Varrone aveva impiegato una definizione utile a descrivere il garante del vadimonium, l’adpromissor che assicurava la comparizione del convenuto in giudizio, aggiungendo la propria promissio (adpromissio) a quella prestata (vadimonium) dallo stesso convenuto. La ragione di tale equiparazione tra le due figure era costituita dal fatto che lo sviluppo storico aveva determinato la trasformazione del vas, nel suo stadio ultimo, proprio nel garante del vadimonium. Nella seconda parte del testo Varrone aveva inteso prospettare due esempi, in due campi diversi, processuale e negoziale, di uno stadio di tale sviluppo storico, quello che aveva determinato il passaggio dal vas come status al vas come sponsor. Nell’impiego in campo processuale, cui si riferisce la parte centrale del testo, tale stadio aveva portato all’emersione della figura del vadimonium e, con essa, grazie all’impiego della adpromissio, di quella del c.d. garante del vadimonium. Il vas era diventato il garante del vadimonium. Nel campo negoziale della venditio di publica praedia, cui si riferisce la parte finale della testimonianza, tale stadio determinò il venir meno dell’impiego dei vades. Non fu più obbligatorio per i compratori di publica praedia dare vadem per garantire il pagamento del pretium.