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MATTEO DI FIGLIA

Da Lotta continua alla religione civile. La memoria di Peppino Impastato nelle storie di quattro militanti

Abstract

Questo saggio deriva da una ricerca sul modo in cui si è stratificata la memoria delle vittime di mafia e su come essa si sia intrecciata ai radicali mutamenti politici che ha vissuto l’Italia tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Duemila. Prendo in esame il caso studio di Giuseppe (Peppino) Impastato, attivista politico di Cinisi passato da «tutta la catena dei gruppi extraparlamentari e dell’associazionismo di base», giunto a Lotta continua nel 1973, interprete di importanti esperienze di aggregazione come il Centro musica e cultura e Radio Aut, e ucciso nel maggio del 1978 mentre era candidato alle elezioni comunali nella lista di Democrazia proletaria