Palermo tra Ottocento e Novecento. La città entro le mura
- Autori: DI BENEDETTO, G
- Anno di pubblicazione: 2009
- Tipologia: Monografia (Monografia o trattato scientifico)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/42055
Abstract
Immagini fotografiche e attente ricostruzioni storiche fanno di questa pubblicazione un momento di conoscenza specifico della città tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Queste immagini sono tratte dalla Collezione di Enrico Di Benedetto, conservata presso la Biblioteca Comunale di Palermo, costituita da oltre 30.000 illustrazioni di varia natura raccolte in sessantadue volumi. L’indagine conoscitiva compiuta sul vasto repertorio di fotografie ha per finalità la comprensione del valore fisico della città, penetrando nel significato espresso dagli spazi urbani rappresentati, secondo quanto risulta dalla decodificazione delle immagini che hanno il compito di fornirci un susseguirsi di indicazioni che ci restituiscono la forma della città sottolineando, oltre tutto, il valore, oggi, dell’architettura e più in generale della città del passato. La lettura è poi completata dall’introduzione della componente umana, al fine di correlare lo spazio urbano all’uso che ne hanno fatto i gruppi sociali esistenti in quel dato periodo storico, in modo da sottolineare la città come struttura spaziale che interagisce con i fenomeni sociali ed economici. Da qui l’esigenza di strutturare e sistemare il materiale fotografico per ambiti contestuali – Dentro le mura, Il Cassaro, La città e il mare – in cui le relazioni di corrispondenza e di dipendenza degli spazi architettonici tra essi o con gli usi, risultano sufficientemente indicative a definire l’immagine di Palermo tra la fine del diciannovesimo e l’inizio del ventesimo secolo. Questa seconda edizione, inoltre, è stata aggiornata e notevolmente ampliata con l’aggiunta di un nuovo capitolo dedicato al tema del Rinnovamento “borghese” della città tra riforme, sventramenti e restauri, arricchito da oltre 45 nuove immagini fotografiche che ritraggono, in maggior parte, il centro storico «prima che il piccone giacobino rendesse la città ed il suo territorio diversi e disarmonici».