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GIOVANNI DI STEFANO

Il sospetto nei confronti del cambiamento organizzativo: Proposta di un nuovo costrutto

Abstract

Introduzione Il cambiamento costituisce un fenomeno diffusamente presente nella vita organizzativa e può riguardare, a vari livelli, il verificarsi di un evento che richieda all’organizzazione un riadeguamento dei propri obiettivi, una ridefinizione della propria strategia, una riformulazione delle proprie modalità operative. Negli ultimi quindici anni la letteratura scientifica si è concentrata in particolare nel verificare in che modo i lavoratori possano svolgere una funzione decisiva nel promuovere e sostenere o, al contrario, intralciare o contrastare il cambiamento organizzativo, concentrandosi a esplorare il ruolo giocato dai fattori individuali nel favorire o ostacolare i processi di cambiamento. Obiettivi e metodi Nel presente lavoro si intende proporre il costrutto di “sospetto nei confronti del cambiamento organizzativo”; questa variabile, ispirata al recente contributo di Bobko et al. (2014) sul sospetto nei contesti di lavoro, può essere definita come una percezione individuale e contingente del cambiamento organizzativo caratterizzata da incertezza, dispendio cognitivo (nell’elaborazione costante di ipotesi di comprensione di ciò che avviene “dietro le quinte” di un cambiamento), attribuzione di intenti malevoli all’organizzazione. Oltre a verificare la dimensionalità e la coerenza interna di una misura del sospetto, si è voluto esplorare la relazione esistente con la resistenza individuale al cambiamento, la fiducia organizzativa, la performance, la soddisfazione lavorativa. Risultati e conclusioni I risultati ottenuti dalla somministrazione di una survey ad un campione di 330 lavoratori hanno fatto emergere soddisfacenti risultati in termini di struttura e coerenza interna della scala di sospetto nei confronti del cambiamento organizzativo. Sono state altresì evidenziate relazioni positive tra il sospetto, la resistenza individuale al cambiamento e la loro influenza nel determinare l’insoddisfazione lavorativa e l’abbassamento della performance percepita.