Canal switch and re-entry phenomenon in benign paroxysmal positional vertigo: difference between immediate and delayed occurrence
- Authors: Dispenza F; De Stefano A; Costantino C; Rando D; Giglione M; Stagno R; Bennici E.
- Publication year: 2015
- Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/219314
Abstract
Studio prospettico ideato per la valutazione delle differenze tra la conversione canalare o il rientro degli otoliti nei canali semicircolari successivo alle manovre terapeutiche nei pazienti affetti da VPPB. Sono stati valutati 196 pazienti affetti da VPPB, 127 dei quali corrispondevano ai criteri di inclusione. L’età media dei pazienti era di 54.74 anni. Il canale orizzontale è stato coinvolto in 30 casi e il canale posteriore in 97 pazienti. I pazienti con sordità neurosensoriale presentavano forme ricorrenti di VPPB, rispetto a quelli con udito normale. L’immediato rientro canalare è stato diagnosticato in 3 pazienti con VPPB del canale laterale, tutti con nistagmo geotropo. 7 pazienti con VPPB del canale posteriore hanno presentato un rientro canalare immediato e 5 la forma ritardata. I pazienti con rientro canalare ritardato avevano precedentemente subito più di 2 manovre di riposizionamento. Il rientro canalare non è risultato connesso al tipo di manovra eseguita. Il tempo di attesa tra l’esecuzione della manovra liberatoria e il test di verifica si è rivelato importante ai fini del rientro canalare immediato. La recidiva della BPPV dopo un mese dalle manovre liberatorie si è riscontrata in 20 pazienti ed è stata più frequente in quei pazienti che hanno avuto un fenomeno di rientro canalare. La conversione canalare ed il fenomeno del rientro canalare rappresentano delle entità cliniche che devono essere considerate dal medico che tratta le VPPB. Appare importante distinguere un rientro da un fallimento della manovra in caso di forme immediate, o da una recidiva di patologia in caso di forme ritardate. L’esecuzione del test di verifica del successo terapeutico dopo manovre di riposizionamento deve avere un distacco temporale sufficientemente ampio al fine di evitare il reflusso immediato di otoliti nei canali.