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ELISABETTA DI STEFANO

Per un’estetica dell’immagine multimediale

Abstract

Nell’attuale società dell’immagine multimediale bisogna riconfigurare le tradizionali categorie estetiche dell’arte e dell’artista. Dal mito michelangiolesco dell’artista divino che plasma faticosamente con le mani la materia si è passati a quello dell’artista divo, a cui l’aureola della celebrità è conferita, come alle star, secondo meccanismi economici di pubblicità e di mercato. Oggi si assiste al declino della techne, della perizia manuale, l’artista opera su immagini già esistenti, modificandole e trasformandole anche con strumenti informatici: L’espansione della tecnologia ha trasformato la nostra cultura e le nostre forme di vita. In questo senso l’estetica, come scienza della conoscenza sensibile, secondo la definizione di Alexander G. Baumgarten riacquista una sua attualità, configurandosi come quella disciplina che, tenendo conto dei nuovi media, deve ridisegnare la mappa epistemica del sapere estetologico e recuperare il valore etimologico dell’aisthesis.