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ELEONORA DI MAURO

Disegnare il non costruito: la Caserma-Teatro G.I.L. di Luigi Moretti a Piacenza

Abstract

Come si misura la distanza che intercorre tra noi e un edificio rimasto sulla carta? Questa domanda apparentemente pretestuosa può esserci utile per incardinare delle riflessioni sull’uso del Disegno nello studio dell’architettura non realizzata, soprattutto quella del primo ‘900. Non a caso, nell’approfondire un progetto rimasto tale di Luigi Moretti per la città di Piacenza (la locale “Caserma-Teatro G.I.L.”) si è voluto prioritariamente verificare un metodo che prevede l’applicazione di alcuni degli strumenti propri della Scienza della Rappresentazione. I culmini di questo processo lento di decodifica e successiva esegesi sono stati certamente l’analisi grafica (che ha permesso di discretizzare l’opera di Moretti in parti certamente notevoli ma autonome dai punti di vista tettonico, sintattico, spaziale o funzionale) e la modellazione tridimensionale digitale (che ha restituito quella profondità prospettico-chiaroscurale non percepibile solo attraverso l’osservazione dei disegni di progetto). Gli esiti della ricerca coincidono con le immagini a corredo del testo, che assurgono a divenire vero e proprio strumento di verifica del pensiero progettuale dell’architetto romano.