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DANILA DI MAJO

Caratteristiche nutrizionali dell’olio di Moringa oleifera

  • Authors: Finotti, E; Rossoni, G; Garaguso, I; Giammanco, M; Di Majo, D
  • Publication year: 2015
  • Type: Proceedings
  • Key words: Olio, nutrizione, Moriga oleifera
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/121952

Abstract

Tutte le specie di Moringa sono originarie delle regioni Sub-Himalaiane e la più diffusa risulta essere la Moringa oleifera v. Lamarck attualmente coltivata in diversi paesi dell’Africa, dell’Asia e Sud-America. Dalla fine degli anni ottanta si è registrato un crescendo di lavori centrati sulla possibile applicazione in campo alimentare, farmaceutico,cosmetico nonché agricolo delle radici, delle foglie, dei semi oppure dell’olio di moringa. Sono apparse una miriade di pubblicazioni che, spesso attingendo dalla tradizione e/o medicina popolare, evocano per i vari derivati di moringa proprietà iperboliche, miracolistiche se non magiche.Di fatto pochi lavori esaminano rigorosamente la chimica dei costituenti e rari sono gli studi clinici che ne documentano l’efficacia nutrizionale in modo puntuale. Scopo di questostudio preliminare e quello di monitorare sia le capacità antiossidanti sia il profilo degli acidi grassi introducendo un semplice, ma efficace modo per calcolare la relazione tra saturi ed insaturi, che aiuta a chiarire la notevole resistenza dell’olio di moringa all’ossidazione. l’olio di moringa presenta un profilo in acidi grassi molto simile a quello dell’olio di oliva, specialmente nel C18:1, in più nell’olio di moringa è presente in modo cospicuo il C22:0. L’estratto alcolico presenta eccellenti valori sia di capacità antiossidante che di concentrazione di polifenoli totali liberi. Inoltre questo studio introduce un diverso approccio matematico rispetto ai calcoli che comunemente si fanno per quanto riguarda il rapporto Sat/Ins.Precisamente in questo lavoro viene calcolato il rapporto Saturi/Grado d’insaturazione. In conclusione, mediante questo nuovo rapporto si evidenzia come l’olio di moringa si discosta nettamente dall’olio extravergine di oliva,cosa non molto evidente con gli altri due indici (Sat/Ins, e Grado d’insaturazione), collocandolo tra l’olio extravergine di oliva e lo strutto. Si è inoltre verificato il buon corredo antiossidante custodito dalle foglie di questa pianta.