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CIPRIANO DI MAGGIO

Osgillazioni eustatiche, biocronologia dei depositi continentali quaternari e neotettonica nella Sicilia nord-occidentale (penisola di San Vito lo Capo - Trapani)

  • Authors: Di Maggio, C.; Incandela, A.; Masini, F.; Petruso, D.; Renda, P.; Simonelli, C.; Boschian, G.
  • Publication year: 1999
  • Type: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • Key words: Eustatic fluctuations; Neotectonics; Mammal faunas; Quaternary; San Vito lo Capo Peninsula; Italy
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/284208

Abstract

Vengono presentati i risultati di uno studio interdisciplinare condotto nella Penisola di San Vito lo Capo, Sicilia nord - occidentale. In questa area i terreni quaternari sono rappresentati da depositi marini e di spiaggia distribuiti a varie quote e da depositi continentali contenenti resti di vertebrati. Questi terreni si rinvengono all'interno di solchi e grotte marine, dove sono state riconosciute anche fasce a fori di litodomi, o costituiscono corpi sedimentari che giacciono sopra superfici di abrasione marina. Le associazioni a mammiferi presenti in tali terreni appartengono al complesso faunistico a Elephas falconeri del primo Pleistocene medio, al complesso a Elephas mnaidriensis del tardo Pleistocene medio - Pleistocene superiore e al complesso di Castello del Tardiglaciale. Lungo le aree costiere sono stati individuati sette ordini di terrazzi, situati a differenti quote, riferibili a più fasi di stazionamento alto del livello del mare succedutesi tra la fine del Pleistocene inferiore / inizio Pleistocene medio e il Pleistocene superiore. Le successioni terrazzate e i relativi depositi sono dislocati da faglie che, a più riprese, hanno interessato l'area in esame. L'indagine geomorfologica, lo studio delle associazioni faunistiche continentali, l'analisi delle relazioni intercorrenti tra i terrazzi e i depositi marini e continentali e l'analisi mesostrutturale hanno permesso di avanzare un’ipotesi di correlazione fra i diversi ordini di terrazzi, e i depositi ad essi associati, e gli stadi isotopici e di datare i principali eventi tettonici che hanno interessato l'area. In particolare, il terrazzo di VII ordine si correla con il sotto - stadio isotopico 5a o 5c, quello di VI ordine con il sotto - stadio 5e mentre maggiori incertezze si sono avute per la datazione dei terrazzi più antichi. I terrazzi compresi tra il V e il II ordine potrebbero essere correlati con le fasi di stazionamento alto del livello marino corrispondenti agli stadi isotopici da 7 a 15, mentre il terrazzo di I ordine potrebbe essere riferibile a stadi isotopici del primo Pleistocene medio o del tardo Pleistocene inferiore. Le correlazioni dei depositi a vertebrati con la successione terrazzata sono coerenti con le datazioni aminostratigrafiche e radiometriche note in letteratura per i complessi faunistici siciliani. Il complesso a E. falconeri risulta grossomodo correlabile all'intervallo compreso fra gli stadi 17 e 9, mentre quello a E. mnaidriensis risulta compreso fra gli stadi 8 e 4. Sulla base delle correlazioni proposte, il tasso medio di sollevamento dell'area dal Pleistocene medio all’Attuale risulterebbe dell'ordine di 0,11 - 0,14 m/ka.