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CARLA DI MARTINO

L’anfibologia finalistica dei contributi pubblici destinati ai privati e questioni intorno al c.d. «populismo legislativo»

Abstract

L’articolo esamina il tema dei contributi disposti dal legislatore in favore dei privati. In particolare, si assume che dette erogazioni possano essere distinte a seconda che siano strumentali al soddisfacimento di un bisogno della persona o alla realizzazione di un pubblico interesse. La distinzione in parola assume particolare rilievo, perché fa rientrare l’intervento legislativo nell’alveo delle misure solidaristico-assistenziali o della previsione di cui all’ultimo comma dell’art. 118 Cost.. Cionondimeno, il legislatore non è, con sempre maggiore sintomatica frequenza, chiaro nella definizione della natura e delle funzioni dei contributi in questione. In questo senso, si generano tensioni ed intrecci tra formanti, di matrice giurisprudenziale e legislativo. Ma il discorso si connette anche a questioni intorno al c.d. «populismo legislativo».