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ALESSANDRA DINO

Lenire il dolore con la bellezza. Memorie e racconti delle stragi del 1993

Abstract

Attraverso un’indagine sul territorio, la lettura di documenti dell’epoca e interviste mirate a testimoni dei fatti, il volume ripercorre la memoria delle stragi che, nel 1993, ebbero come obiettivo prima Firenze (causando cinque vittime e immani distruzioni all’Accademia dei Georgofili e al Museo degli Uffizi), poi Milano (colpendo la Galleria di Arte Moderna e il Padiglione di Arte Contemporanea e provocando altre cinque vittime), quindi Roma con l’attacco alle Chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro. Episodi che si connotano per una nuova specificità, presentandosi come un vero e proprio attacco all’identità nazionale al punto che in un’ordinanza di rinvio a giudizio del 1996, comparve per la prima volta in Italia, fra le accuse principali quella di «devastazione del patrimonio artistico». Seguendo quanto aveva dichiarato all’indomani delle stragi l’allora ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Ronchey si trattava di un nuovo tipo di terrorismo, «il terrorismo culturale, quello che punta a colpire la memoria storica». Un processo per «offesa all’umanità», come lo avrebbe definito Gabriele Chelazzi, coordinatore delle indagini, in quanto gli attentati avevano colpito allo stesso tempo gli esseri umani e le «memorie e i simboli dell’umanità». E proprio sul tema della memoria e dell’identità il testo si sofferma recuperando ricordi sofferti e ferite ancora aperte a distanza di trent’anni. Ma insieme a questo lascia emergere la ferma volontà di rinascita che in maniera diversa attraversa le tre città – Firenze, Milano, Roma – colpite dalle bombe non solo mafiose. Un tributo, dunque, alla memoria per rinfocolarne la fiamma soprattutto laddove essa stenta ad emergere soffocata da interessi di altro tipo.