Introdução. O Crime dos Poderosos e os Riscos para a Democrazia
- Authors: Dino, A
- Publication year: 2010
- Type: Prefazione/Postfazione (Prefazione/Postfazione)
- Key words: reti criminali, colletti bianchi, crisi della democrazia
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/51947
Abstract
L’ingresso nel sistema transnazionale delle reti criminali non ha lasciato inalterato l’assetto organizzativo di quelle organizzazioni che sono riuscite a realizzarlo contribuendo a diversificare le loro attività e incidendo anche sulla loro immagine pubblica. Aumentano, infatti, le occasioni, le forme e le modalità di reciproca integrazione con la società civile, anche solo in termini di offerta di lavoro e di consumi. Insieme a nuove opportunità di occupazione per criminali professionisti, esse offrono prodotti e servizi ai cittadini. Del resto, l’integrazione con il sistema legale è molto più semplice, laddove si disponga di alleanze solide con il sistema politico ed economico. Nel tempo, le differenti componenti del sistema reticolare convergono sia nelle attività , sia negli strumenti utilizzati, rendendo sempre più difficile la loro separazione e spostando l’utilizzo di mezzi illeciti nel mercato delle transazioni lecite, esternalizzando e dando in appalto l’uso della forza e della violenza: non più esplicita, diretta e visibile, ma sempre più invisibile e indiretta, dal momento che tende ad agire a monte, sul processo di normazione. Oltre alla difficoltà di separare i mercati leciti da quelli illeciti, il nuovo assetto reticolare produce un’altra pericolosa conseguenza: trasferisce sulle attività delle organizzazioni criminali tradizionali quella stessa impunità di cui hanno sempre, storicamente potuto beneficiare i cosiddetti ‘colletti bianchi’, sia per quel che riguarda gli assetti dell’amministrazione della giustizia, sia per quanto attiene al giudizio formulato dalla pubblica opinione.