Intelaiature lignee leggere quale presidio antisismico nell'architettura tradizionale di area mediterranea
- Authors: Campisi, T
- Publication year: 2017
- Type: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/242293
Abstract
L’accresciuta attenzione nei confronti degli aspetti costruttivi dell’edificato storico, associata all’analisi delle tecniche attraverso la ricerca archivistica, ma ancor più gli interventi di restauro e recupero che punteggiano i centri storici per iniziativa pubblica e privata consentono di ritrovare -nascoste anche all’occhio attento che le sa riconoscere- le intelaiature a graticcio ligneo: teatri ad intera struttura lignea, la configurazione interna di saloni ed ambienti di rappresentanza di palazzi nobiliari, chiese, conventi o monasteri ed anche l’edilizia diffusa che definiremmo “di base” testimoniano la capillare applica-zione del sistema costruttivo, con invarianti ed originalità legate a casi specifici. La costruzione tradizionale siciliana individua nelle intelaiature lignee una parte rilevante del suo lessico: la validità del sistema deve indirizzare il cantiere di re-cupero e/o di restauro verso interventi conservativi che prevedano il manteni-mento delle strutture esistenti (tramezzi leggeri, setti portanti) e le ricostruzioni filologiche, laddove possibili: l’intelaiatura lignea limita il collasso delle mura-ture su cui si attesta, offrendo utile presidio antisismico (controvento ed incate-namento), favorendo l’assorbimento delle azioni sismiche e migliorando il com-portamento scatolare dell’edificio. Essa offre inoltre i vantaggi di minor peso, evitando sulle strutture preposte a sorreggerla sovraccarichi significativi e, ri-spetto alla rigidezza dell’apparecchio murario, risulta elastica e deformabile in virtù degli inevitabili e benvisti scorrimenti dei nodi e delle giunzioni. Attual-mente si preferisce, laddove si ravvisi l’affidabilità del sistema costruttivo origi-nario, il mantenimento di queste strutture lignee piuttosto che la demolizione e, nei casi in cui la ricerca delle fonti documentarie coeve ne attestino sia la pre-senza che il loro riconosciuto valore in termini di strutture antisismiche, se ne prevede la riproposizione secondo i precetti della tradizione locale. Di queste strutture si studieranno i metodi costruttivi, le connessioni e la possibile perma-nenza, in continuità con il passato, attraverso opportuni interventi di recupero, mantenimento dei caratteri originari ed eventuali ricostruzioni/consolidamenti.