Sacro, erotismo e ironia. Il corpo della donna ne "I Miracoli di Val Morel" di Dino Buzzati
- Autori: Coglitore
- Anno di pubblicazione: 2018
- Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/387934
Abstract
Ne "I miracoli di Val Morel" (1971) – una raccolta di immaginarie pitture votive originarie della valle bellunese e dedicate a Santa Rita – Dino Buzzati contrappone due tipi femminili: la peccatrice e la santa; la donna lussuriosa e la donna casta; la donna della tentazione e la donna della salvezza; la donna che espone il proprio corpo allo sguardo maschile e la donna pudica in abiti agostiniani. Le due figure femminili non costituiscono però una semplice contrapposizione tra due tipi ideali di donna, estetici o moraleggianti, ma la loro compresenza, nel testo verbale e visivo, si lega strettamente alle strategie di veridizione o, detto altrimenti, alla ricerca della verità , tema centrale dell’intera opera.