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ROBERTA COGLITORE

La crisi del credere ne I Miracoli di Val Morel di Dino Buzzati

Abstract

Se è possibile ipotizzare che la tematica principale dei Miracoli di Val Morel di Dino Buzzati sia quella del credere, in realtà si tratta non soltanto dell’espressione di una fede cieca e incondizionata, ma di un allargamento della prospettiva in un credo universale, declinato in tutti i suoi aspetti, dalle verità religiose a quelle delle cronache, dalle verità della letteratura a quelle della pittura, dalle verità interiori basate sulla corporeità sensibile a quelle oggettive ricostruite in base alle documentazioni visive e verbali In particolare, Buzzati rappresenta non tanto il credere, nella sua accezione universale, quanto la crisi del credere, quel momento indecidibile in cui l’adesione alla verità è tanto più palesemente ostentata – gli ex voto sono la testimonianza del miracolo avvenuto – quanto fortemente criticata – innanzitutto attraverso un procedimento indiziario. Le diverse parti dell’opera sono utilizzate come una documentazione verbale e visiva messa al servizio dell’accertamento della verità gnoseologica oltre che religiosa. Il saggio si concentrerà sull’analisi della voce narrante delle didascalie, a metà strada tra realismo magico e letteratura folclorica, tra catalogo d’arte e raccolta di racconti brevi