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MICHELE COMETA

Dante mitologo del moderno

Abstract

Nelle considerazioni che seguono proverò a giustificare il titolo dato a questo intervento: Dante, mitologo del moderno, ovvero Dante come costruttore di miti e come costruttore di un mito moderno, di una mitologia del futuro. Nell’interpretazione romantica di Dante il suo ruolo di profeta e di costruttore di una mitologia per il futuro infatti si sovrappongono costantemente. L’insistenza sulla dimensione “profetica” della Commedia e di Dante stesso come poeta-profeta ha del resto determinato la sua ricezione tedesca tra Settecento e Ottocento ed è ampiamente ricorrente anche nella sua ricezione novecentesca. Ovviamente la dimensione profetica di Dante e della sua opera va intesa come l’immaginavano i romantici i quali vedevano in questa qualità di Dante la chance per la creazione di “nuova mitologia” . L’attitudine visionaria del profeta è in quest’ottica la conditio sine qua non della creazione di un nuovo mito che sia espressione della sintesi tra arte, scienza e religione. Quando i romantici parlano di mitologia intendono proprio la possibilità che come nell’antichità e nel medioevo si trovi una forma del sapere totalizzante che, per di più, sappia assumere i caratteri di un discorso comunicabile al “popolo” attraverso forme “sensibili” (sinnlich)