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MAURIZIO CARTA

Palermo città aumentata in dieci mosse

Abstract

Di fronte ai profondi cambiamenti che coinvolgono le città italiane (accomunate a molte di quelle del sud Europa) alle nuove domande che emergono dalle comunità urbane sempre più responsabili e attive, ab-biamo bisogno di nuove risposte in grado di agire nella metamorfosi che stiamo attraversando. Serve un salto di paradigma per rispondere alle diverse e multiformi domande che derivano dalle quattro principali sfide delle città – tutte – nel XXI secolo: l’impatto della società della conoscenza e la rimodulazione della globalizzazione delle reti e dei flussi, la lotta ai cambiamenti climatici e la circolarità del metabolismo urba-no. Ho definito questo salto di paradigma “Città Aumentata” (Augmented City)3, perché lo intendo come un amplificatore di urbanità positiva, un dispositivo spaziale/culturale/sociale/economico per incrementa-re, migliorandole, le funzioni urbane per una vita, sia individuale che collettiva, sia informale che istituziona-le, fondata sul benessere, sull’equità, sulla sostenibilità e sulla collaborazione. Palermo, naturalmente, non si sottrae a questa sfida, anzi ne può diventare una avanguardia, una città di nuova generazione che ridefinisca uno spazio di incontro tra le dimensioni antropica e naturale: un nuovo equilibrio tra urbano e rurale, tra agricoltura e residenza, tra produzione e consumo. Progettare Palermo come città aumentata – in senso spaziale, sociale ed economico – di fronte alle nuove sfide del XXI seco-lo4 significa generare gli antidoti contro una urbanistica esclusivamente regolativa e non generativa, trop-po conformativa e non performativa, eccessivamente dirigista e non collaborativa. Palermo città aumenta-ta deve incrementare la sua forza innovativa e creativa come piattaforma abilitante, server di conoscenza e sistema operativo aperto dello sviluppo sostenibile. A partire dall’Augmented City Circle5, dalle sue dieci parole chiave e dimensioni, voglio qui proporre dieci mosse che consentano a Palermo di percorrere da protagonista la strada della transizione verso un ne-cessario modello di sviluppo ecologico.