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MAURIZIO CARTA

Re-immaginare il Sud. Le sfide del buongoverno per la metamorfosi dello sviluppo

  • Authors: Carta, M
  • Publication year: 2014
  • Type: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
  • Key words: SVILUPPO LOCALE, MEZZOGIORNO, POLITICHE INTEGRATE, PIANIFICAZIONE STRATEGICA
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/93489

Abstract

Gli aspetti strutturali della attuale crisi devono essere affrontati come una metamorfosi dei protocolli di sviluppo, e le conseguenti soluzioni messe in campo devono essere sempre più interconnesse, richiedendo costanti sforzi di comprensione unitaria e chiamando ad una nuova alleanza tra politica ed economia, tra cultura ed ambiente, tra tecnica e società. La crisi ci obbliga a selezionare i capitali dello sviluppo, a riprogettare i percorsi, a darci nuove regole e a trovare nuove forme di impegno e di compartecipazione. La crisi diventa così occasione reale di discernimento e di nuova progettualità, poiché essa ha ormai travalicato i confini settoriali, ha tracimato dagli argini finanziari in cui abbiamo tentato di richiuderla al suo apparire per travolgere il nostro stesso stile di vita, richiedendo pertanto una risposta di ampio respiro che coinvolga i paradigmi di sviluppo e gli stili di vita, che ripensi l'economia e la politica e rinnovi il dominio dell'etica, sia pubblica che privata.Le arene in cui si dovrà combattere per affermare un rinnovato “Progetto Sud” sono tutte attraversate da una costante: la necessità di possedere tra gli strumenti per vincere le sfide da esse poste il rafforzamento del “capitale sociale”, cioè quel capitale ibrido formato dai capitali umano, intellettuale, cognitivo, relazionale, creativo e politico. La carenza di capitale sociale in termini di una cultura condivisa che limita i comportamenti opportunistici favorendo la cooperazione è una delle criticità da superare con coraggio per affrontare le sfide che attendono il Mezzogiorno. La ricostruzione del capitale sociale richiede di agire non solo attraverso un processo diffuso di responsabilizzazione e consapevolezza del ruolo che sappia agire in maniera verticale su tutte le stratificazioni della società, ma anche potenziando il tessuto comunitario, e restituendo sogni alle nuove generazioni e ambizioni a quelle più mature attraverso la concretezza del progetto di territorio. Al rafforzamento del capitale sociale dovrà naturalmente corrispondere un nuovo patto sociale tra i cittadini meridionali, ma anche tra Nord e Sud. Ripensare il Sud sotto il profilo del progetto, infatti, non vuol dire rinchiudersi nel locale, proteggersi entro nicchie identitarie perdendo il gusto dei grandi scenari e di contribuire alle traiettorie del futuro. Una vera autonomia che deriva dal federalismo delle responsabilità è basata su una crescita della cittadinanza da parte del Sud. L’autonomia non è un vessillo sotto le cui insegne ripararsi, ma deve essere un progetto politico che ambisca ad una ricostituzione del patto sociale tra Nord e Sud.