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MAURIZIO CARTA

Palermo Rises from the Water

Abstract

A partire dalle prime pionieristiche esperienze americane avviate a Baltimora fin dalla fine degli anni ’50 e poi maturate tra gli anni ’70 e ’80 del XX secolo (Keith, 1991), la riqualificazione dei waterfront urbani ha prodotto poderose energie innovative per il progetto delle città costiere, sia riattivando la loro funzione di portali dei flussi planetari della mobilità di viaggiatori e merci, sia concorrendo alla rigenerazione urbana creativa di aree in dismissione o in trasformazione. In numerose esperienze le aree portuali e periportuali, soprattutto in Europa, sono state riconfigurate come luoghi densi di attività e porosi ai flussi, dove risorse, opportunità, aspirazioni e ambizioni delle città d’acqua si fanno visione di futuro, generano nuove relazioni interne ed esterne e alimentano il progetto della città contemporanea (Carta, Ronsivalle, eds., 2016; Carta, Ronsivalle, Lino, 2020; Giovinazzi, Moretti, 2010). I waterfront sono sempre più anche i luoghi dove si alleano – e sperimentano nuovi partenariati – gli interessi di amministratori, investitori, promotori, progettisti e cittadini in un’ottica proattiva e creativa, e non puramente funzionale (Hein, 2014).