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GIANFRANCO COCORULLO

RUOLO DEI LATTATI E DELLA SATURAZIONE VENOSA CENTRALE NEL PAZIENTE CON SEPSI SEVERA E SHOCK SETTICO

  • Authors: Genovese, G; Raineri, SM; Agrusa, I; Cocorullo, G; Isaya, A; Giarratano, A
  • Publication year: 2013
  • Type: Proceedings
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/102260

Abstract

Obiettivo. Nel paziente settico viene suggerito di monitorare la ScvO2 e di iniziare i resuscitation bundles quando i lattati hanno una concentrazione di 4 mmol/l. Sia la presenza di iperlattatemia al ricovero sia il successivo sviluppo di iperlat- tacidemia si associano ad una maggiore mortalità in UTI, mentre la rapida velocità di clearance dei lattati ad un aumen- to della sopravvivenza. Non esistono ad oggi studi che dimo- strino se l’inserimento della riduzione dei lattati come goal terapeutico, si associ ad una riduzione della mortalità. Pertan- to abbiamo condotto uno studio per verificare se, il raggiun- gimento di una concentrazione di lattati sierici al di sotto di 4 mmol/l come goal terapeutico inserito nei bundles a 6 ore del paziente con sepsi severa/shock settico si possa associare ad un miglioramento dell’outcome. Materiali e metodi. Studio prospettico su 50 pazienti con dia- gnosi di sepsi severa/shock settico posta entro le 6 ore a cui sono stati applicati i resuscitation bundles. I risultati sono stati analizzati dividendo i pazienti in quattro gruppi: i pazienti a cui sono stati raggiunti sia il goal della ScvO2 sia quello dei lattati Lys-Sys; due gruppi di pazienti in cui solo un goal è stato raggiunto: Lys-Sno e Lno-Sys; ed infine un grup- po in cui nessuno dei due goal è stato raggiunto: Lno-Sno. Risultati. L’età media di questi pazienti è 64,7 anni. Il 52% sono stati ricoverati per ragioni mediche, mentre il 48% per ragioni chirurgiche. Circa il 50% dei pazienti presentava un quadro di shock settico. La mortalità totale è stata del 52%. Il SOFA medio all’ingresso è stato di 9±2, i lattati medi 9,7±14,3 mmol/l e la SvcO2 65,2±8,8%. La mortalità è stata del 20, 50, 60 e 80% rispettivamente (p=0.006 tra Lys-Sys e Lno-Sno); il SOFA score all’ingresso è stato di 8,6±1,8 per il gruppo Lys-Sys, 8,9±1,9 per il gruppo Lys-Sno, 8,6±2,5 per Lno-Sys e 10,7±2,9 per il Lno-Sno (p=0.06 tra Lys-Sys e Lno- Sno). Discussione e Conclusioni. Differenze statisticamente signifi- cative si sono rilevate paragonando la mortalità tra il gruppo Lys-Sys ed il gruppo Lno-Sno, ma anche tra il SOFA all’in- gresso tra i due gruppi. Inoltre, se si paragona la mortalità tra tutti i pazienti a cui è stato raggiunto il goal terapeutico dei lattati, vs coloro i quali non si è riusciti a raggiungerlo, indipendentemente dalla ScvO2, la differenza risulta statisticamente significativa (p=0.001); ma lo stesso non si può dire per quei pazienti a cui è stato raggiunto il goal della ScvO2, vscoloro i quali non si è raggiunto, indipendentemente dalla concentrazione dei lattati (p=0,058). Dai nostri dati possiamo affermare che il raggiungimento dei due goals terapeutici riduce in maniera sensibile la mortalità nei pazienti con sepsi severa/shock settico, così come mantenere la concentrazione dei lattati inferiore a 4 mmol/l, la stessa cosa non si può affer- mare per la SvcO2.