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CLAUDIA CARMINA

OLTRE L’UMANO. APOCALISSI E COSMOGONIA NEL PIANETA IRRITABILE DI PAOLO VOLPONI

Abstract

Il saggio rilegge "Il pianeta irritabile" come storia di una cosmogonia, in cui le istanze fantascientifiche convivono con le ragioni allegoriche e con le suggestioni dell’antropologia. "Il pianeta irritabile" ha inizio dopo una catastrofe atomica, quando un diluvio di acqua, petrolio, sabbia e madreperla cancella il «vecchio ordine» basato sulla sovranità dell’umano e sulla logica artificiale del capitale. Il nano Mamerte, l’oca Plan Calcule, l’elefante Roboamo, sotto la guida del babbuino Epistola, compiono un viaggio alla ricerca di una possibile salvezza. Il passaggio dal caos dell’apocalisse alla rifondazione di un’«immortalità selvaggia» è scandito da prove iniziatiche, da lotte e da misteriose ierofanie. Il cammino di palingenesi culmina nella reinvenzione di un linguaggio ‘paraumano’, ‘altro’ e ‘diverso’, ed è suggellata dal “pasto sacro” dell’explicit, in cui i tre sopravvissuti si nutrono del foglio di riso della suora di Kanton.