Fasti seicenteschi nella scrittura di Gesualdo Bufalino
- Autori: Carmina C.,
- Anno di pubblicazione: 2009
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- Parole Chiave: Bufalino, barocco, Diceria dell'untore, metafora, Tesauro, Carmina, malinconia
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/337258
Abstract
Il saggio esamina le peculiarità del barocco dissonante di Gesualdo Bufalino. In Bufalino l’artificio dello stile sottende una tensione ideologica. L’intensità espressiva e l’eccesso verbale cercano di compensare un vuoto e costituiscono, nel sentire dello scrittore, un formidabile mezzo «per contrastare l’ossificazione del mondo». Bufalino rivendica quindi il valore strutturale della propria scelta barocca, dichiarando che la sua scrittura è sorretta da un «barocco borrominiano» in cui «l’ornato è funzione», in mancanza del quale «l’architettura cadrebbe».