Progetti evasi
Assegno di ricerca cofinanziato dall'Università Italo-Francese (Bando Vinci 2015) Ascolta
Il canzoniere occitano R (BNF, fr. 22543): saggio di edizione diplomatica ed interpretativa delle sezioni R1-R5 e studio del manoscritto / Le chansonnier occitan R (BNF, fr. 22543): essai d’édition diplomatique et interprétative des sections R1-R5 et étude du manuscrit
Sintesi del progetto:
La ricerca ha per oggetto il canzoniere occitano R, uno dei relatori più importanti della lirica trobadorica. Composto da 149 ff., può essere suddiviso in 2 parti: una lirica e una non lirica. Si intende realizzare le edizioni diplomatica ed interpretativa della sezione lirica del ms., come progetto sperimentale da far rientrare nel quadro della COM4 (Concordance de l’Occitan médiéval), che sarà dedicata ai testi trobadorici estratti dai canzonieri. Messi da parte i ff. 1-4, contenenti le vidas di 27 trovatori, si effettuerà la trascrizione dei ff. 5r-51v, corrispondenti alle sezioni R1-R5 di Gröber e latori di 429 componimenti tra cansos, sirventes e tensos. Oltre alle imponenti e fondamentali edizioni diplomatica e interpetativa, verrà proposto il primo studio complessivo del codice, che, partendo dallo status quaestionis più aggiornato, analizzerà gli aspetti codicologici, paleografici e linguistici del manoscritto, ma anche le sue fonti.
Progetto in corso
L’Istoria di sant’Ursula di Antoni di Olivieri. Textus e contextus di un’agiografia in volgare siciliano del XV secolo
Tra le opere pubblicate da Giuseppe Cusimano nei due volumi che inaugurarono la «Collezione di testi siciliani dei secoli XIV e XV» si annovera la Istoria di sant’Ursula del catanese Antoni di Olivieri, un cantare siciliano in ottava rima datato al 1471 e conservato nel ms. Palermo, Biblioteca Comunale, 2 Qq B 91 (sec. XV ex). In vista di una futura e imminente revisione critica e filologico-linguistica del testo agiografico edito da Cusimano, si intende affrontarne lo studio letterario e storico-culturale (analisi testuale, riflessione sulle fonti e sui modelli letterari) sullo sfondo di un panorama articolato della produzione siciliana tra Quattrocento e Cinquecento. Inoltre, al di là dell’inserimento dell’Istoria ursulina nel contesto letterario della Sicilia del XV secolo, si mostra come l’attenzione rivolta alla santa bretone e alla sua leggenda non sia affatto casuale dal punto di vista della storia della religiosità e delle mentalità medievali dell’isola. Il dato, in particolare, sarà valutato e corroborato da due prospettive strettamente correlate: una ‘materiale’, relativa al confezionamento e alla fruizione di codici e miscellanee di natura religiosa nella Sicilia quattrocentesca; e l’altra collegata al rinnovato culto dei santi (e di Orsola, nello specifico), in perfetta sinergia con lo spirito dell’epoca, volto all’edificazione di un ceto aristocratico e borghese in via di consolidamento e di legittimazione.