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IGNAZIO BUTTITTA

In ardui montis vertice. Pellegrinaggi di montagna

Abstract

Diversi riti santuariali contemporanei manifestamente rinviano, per il riuso dei luoghi e per il reiterarsi di determinate pratiche cultuali, a scenari più antichi di secoli quando non di millenni, ponendo il problema delle continuità di lungo periodo e delle ragioni che possono averle determinate insieme a quello delle dinamiche che hanno potuto consentire il reiterarsi o il ritornare, anche a distanza di lunghi periodi, di peculiari credenze e procedure rituali. Certo, da luogo a luogo e di epoca in epoca, specifiche dinamiche sociali, politiche, economiche, religiose hanno sostenuto il fenomeno del riuso e della rifunzionalizzazione degli spazi santuariali e delle puntuali prassi rituali a questi connesse. Da considerarsi inoltre la questione relativa alla peculiare qualità paesaggistica e ambientale dei luoghi “sacri”, alle presunte caratteristiche intrinseche che questi detengono e al certo determinante contributo del contesto culturale all’esperienza individuale e collettiva del sacro.