Festa, teatro, mercato. Storie, forme e dinamiche sociali delle Sacre rappresentazioni siciliane
- Authors: Buttitta, Ignazio
- Publication year: 2023
- Type: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/612996
Abstract
In Sicilia i riti pasquali presentano, da luogo a luogo, diversi caratteri (momenti cultuali, azioni performative, simbolismi rituali, ecc.) che lasciano trasparire, con maggiore o minore evidenza, specifici retroterra storico-culturali e peculiari tradizioni religiose: in taluni casi, soprattutto nei centri rurali, certe sezioni dei riti sembrano più evidentemente sostenute da una visione del mondo e da istanze proprie delle culture agro-pastorali e espongono simbolismi (fronde vegetali, orgiasmi alimentari, falò e processioni di torce, mascheramenti, corse e danze di fercoli e di fantocci giganti rappresentanti gli apostoli, ecc.) che, richiamando l’esigenza di promuovere la "renovatio temporis". In altri casi, particolarmente nelle città e nei paesi più grandi, si osservano momenti che perpetuano o riprendono tradizioni medievali e barocche diffuse e sostenute dai regimi monarchici e da certi ordini religiosi, quali le solenni e composte processioni di confraternite e maestranze che accompagnano grandi fercoli con gruppi statuari rappresentanti scene della Passione, generalmente detti "misteri", ovvero la messa in scena, processionale o su palco, di episodi salienti della Storia sacra con l’intervento di attori e di numerosi figuranti. È difficile tracciare un profilo storico unitario e lineare delle sacre rappresentazioni della passione e morte di Cristo in Sicilia. Esse hanno assunto nel tempo, nell’Isola come altrove in Italia, forme molteplici e localmente cangianti, da un lato perché eredi di varie precedenti tipologie di drammatizzazione della vicenda cristologica (non esclusivamente di origine culta né di matrice religiosa), dall’altro perché chiamate a soddisfare, secondo un processo necessariamente compromissorio, le istanze di volta in volta avanzate dagli ordini religiosi, dalle confraternite, dalle associazioni di mestiere, dai poteri politici e ecclesiastici, dal “popolo” dei fedeli.