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IGNAZIO BUTTITTA

I cibi della festa in Sicilia

Abstract

La crescente attenzione verso la salute, gli interessi connessi alla produzione industriale di alimenti e bevande, la patrimonializzazione di cibi e pratiche alimentari hanno favorito la nascita di nuovi miti, riti e linguaggi culinari e determinato il depotenziamento dei significati e delle funzioni ‘religiosi’ dei cibi della festa. A fronte di questi pervasivi processi il valore sacrale delle cucine festive tradizionali di diverse comunità siciliane sembra porsi nel segno della continuità e del radicamento. In questi casi cibi e pratiche alimentari restano costitutivi del sistema simbolico comunitario e continuano a segnalare le opposizioni tra tempi e spazi festivi e quotidiani e tra una dimensione pubblica e una privata, a sancire alleanze, a definire identità, a proporre infine un ‘ordine del mondo’. I banchetti e i cibi festivi, le parole e i gesti rituali che ne accompagnano il consumo, infatti, se da un lato rinviano alla necessità di ringraziare ciclicamente con un contro-dono il divino per il ‘dono del cibo’, dall’altro tendono a rinnovare i rapporti di dipendenza e reciprocità tra gli uomini.