L’eterno ritorno delle “sopravvivenze”. Da Giuseppe Pitrè alla ricerca folklorica contemporanea
- Authors: Buttitta, I
- Publication year: 2017
- Type: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/287204
Abstract
Nelle sue opere Giuseppe Pitrè dedica ampio spazio alla documentazione storica in funzione della comprensione delle forme del presente etnografico, non mancando di ipotizzare certe relazioni tra antico e presente e giungendo anche a considerare le espressioni religiose pre-cristiane ( come orizzonte di riferimento privilegiato per comprendere e spiegare le forme, quando non gli stessi significati e funzioni, delle pratiche e delle credenze “popolari”. Nell’istituire tali collegamenti col più remoto passato, Pitrè riprende le idee, nel suo tempo di grande fortuna, diffuse dalla “scuola mitologica” e da quella “evoluzionista”. Nelle pagine di Pitrè, osserva Cocchiara, «corre insistente una premessa: che le tradizioni siciliane sono l’eco di antiche civiltà, monumenti archeologici del pensiero, reliquie del passato». Il mondo “pagano”, precisa Cocchiara, «gli si rivela soprattutto quand’egli affronta le tradizioni oggettive.