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IGNAZIO BUTTITTA

Miti mediterranei: un viaggio millenario

Abstract

Ha osservato Sebastiano Tusa: «Al di là delle immense e svariate risorse materiali che il mare ha offerto ed offre all’uomo, ve ne sono altre che attengono alla sfera sovrastrutturale che hanno nei millenni rifornito ed animato l’immensa enciclopedia dei miti, delle leggende e dei culti ad esso ispirati o, comunque, connessi». Distesa senza confini e abisso insondabile, il mare, con le sue repentine mutazioni di stato, le sue furiose tempeste e le sue mortifere bonacce, si è sempre imposto a chi lo solcava per raggiungere altri luoghi o per ricavarne da vivere come spazio del pericolo e del mistero, generando e sostenendo un ampio e polimorfo immaginario e divenendo attore e scenario al contempo di avventure, di storie e di miti molteplici: ecco Gilgamesh sfidare l’abisso infinito per raccogliere la pianta di vita; ecco Osiride, rinchiuso in una bara dal malvagio fratello Seth, vagare sulle onde fino a giungere esanime a Biblo; ecco Marduk gettarsi tra i flutti per uccidere la mostruosa Tiamat, smembrarla e così dar forma al mondo; ecco Ercole solcare superfici schiumose alla volta dell’isola di Creta; ecco Teseo sfidare Minosse e immergersi nelle profondità marine per raccogliere un anello prezioso; ecco Arianna piangere disperata sulla deserta Nasso; ecco Eolo amministrare i venti dalla sua reggia alle Lipari; ecco ancora Odisseo scortato dai Feaci, Enea che approda a Cartagine, Palinuro inghiottito dalle onde… Ecco il mare, il nostro Mare di mezzo, il mare “colore del vino”, teatro unico di storie mitiche e miti storici, di mille Argonautiche e di mille Odissee; spazio in cui dimorano – in piccole e grandi isole, sulle spiagge, nelle grotte, tra le onde, nel profondo abissi – infinite potenze e divinità: Yam, Iside, Poseidone, Forchis, Tritone, Teti, Anfitrite e le Nereidi, Calipso e le Oceanine; deserto d’acqua e di sale popolato da entità e da mostri d’ogni sorta: le Sirene ammaliatrici, Scilla e Cariddi che strappano e inghiottono naviganti e imbarcazioni, l’orribile Ketos sconfitto da Perseo, Glauco e altri ibridi uomini ittioformi, streghe dai lunghi capelli e draconiche trombe marine…. Questi e tanti altri i mostri, le divinità, gli eroi e le loro avventure, che di porto in porto, di barca in barca, sin dalla preistoria hanno attraversato lo spazio mediterraneo fino ad approdare nel folklore contemporaneo