Uomini di pane
- Autori: Buttitta I
- Anno di pubblicazione: 2012
- Tipologia: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- Parole Chiave: festa, rito, simbolo, pane, ex voto
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/103374
Abstract
Facendo astrazione da una molteplicità panificatoria che mette a dura prova ogni serio tentativo di classificazione, si da conto nel saggio di una categoria di pani -definita tale non solo in ragione delle peculiarità morfologiche ma anche per evidenze connesse all’uso-, quella degli ex voto anatomorfi di pane. Una categoria di pani rituali la cui ricorrenza in Sicilia non è stata esaustivamente perimetrata e sufficientemente indagata. Questi pani, che riproducono in maniera più o meno stilizzata ma sempre ben identificabile l’intera figura umana o parti di essa, sono offerti dai devoti ai propri santi taumaturghi per render grazia di un’avvenuta guarigione o, più raramente, a richiesta di una guarigione auspicata, a testimonianza concreta e pubblica dell’assolvimento del voto contratto. In quanto tali, al pari d’ogni altro ex voto, i pani si costituiscono da un lato come prove, narrazioni di miracolose guarigioni, dall’altro come doni, attestazioni di una rinuncia a favore del santo e di un sacrificio del sé: poiché nell’ex voto non v’è da guardare al valore intrinseco dell’oggetto, talora apparentemente assente, ma al processo che va dalla sua produzione alla sua consegna: basti pensare al viaggio dell’offerente, alla sua offerta di un munus corporale. Sintetici segni dunque di una storia e di una necessità . La storia individuale di una ricomposizione dell’ordine del corpo, la necessità dell’intervento divino perché questa possa aver luogo. Offerte, tuttavia, cui la stessa sostanza, il pane, dono alimentare par exellence in una società cerealicola, e la circolazione e il destino rituali suggeriscono una più accorta lettura.