Le variazioni delle superfici a faggio nel Parco delle Madonie (Sicilia): effetto del cambiamento climatico o della diversa pressione antropica?
- Autori: Sferlazza S; Badalamenti E; Da Silveira Bueno R; Fretto S; La Mela Veca DS; Maetzke FG; Sabella C; Sala G; La Mantia T
- Anno di pubblicazione: 2019
- Tipologia: Poster pubblicato in volume
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/367087
Abstract
Le faggete siciliane sono di rilevante interesse fitogeografico ed ecologico perché vegetano al limite meridionale dell’intero areale di distribuzione europeo della specie. Il faggio in Sicilia caratterizza nettamente il paesaggio montano dell’Isola, raggiungendo il limite superiore della vegetazione arborea. L’areale siciliano ricopre una superficie di circa 16.000 ha, legato alle principali vette e alle alte pendici dei Monti Madonie, Monti Nebrodi ed Etna. Recenti studi hanno evidenziato che il 40% circa delle faggete siciliane sono potenzialmente a rischio a causa delle condizioni climatiche estreme. Contestualmente, alcune ricerche hanno avanzato l’ipotesi di un incremento delle superfici a faggio. Lo studio presentato mira a quantificare ed analizzare i cambiamenti in termini di superfici delle faggete delle Madonie. In particolare, sono state valutate le dinamiche interne alle faggete quali l’occupazione delle radure a causa della diminuita pressione del pascolo e gli effetti della riduzione dei tagli. Tuttavia, altre emergenze come la diffusione degli ungulati stanno determinando una stasi nei processi evolutivi. Per la realizzazione dello studio, dati e supporti cartografici storici sono stati integrati e confrontati con quelli più recenti (indagini campionarie, immagini satellitari). L’obiettivo dello studio è di fornire un contributo alla conoscenza sulle possibili dinamiche evolutive delle faggete mediterranee.