«Cedit, hiems, tua durities» (CB 135): esordio primaverile e inno all'amore
- Autori: BISANTI A.
- Anno di pubblicazione: 2010
- Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
- Parole Chiave: Poesia d’amore mediolatina; Carmina Burana; esordio primaverile; "locus amoenus"
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/53166
Abstract
In questo saggio si propone una lettura di «Cedit, hiems, tua durities» (Carm. Bur. 135), uno dei meno studiati fra i carmi amorosi della celebre raccolta poetica mediolatina. L’analisi della poesia è fondata, particolarmente, sui problemi testuali che essa presenta, sugli echi degli "auctores" classici (Virgilio, Orazio, Ovidio, Calpurnio Siculo, forse anche Seneca), su alcuni tòpoi ben diffusi nella letteratura latina medievale e nei «Carmina Burana», quali il motivo dell’esordio primaverile (connesso col tema della rinascita dell’amore), la "descriptio loci" (si tratta, in genere, di un "locus amoenus") e la potenza incoercibile d’Amore.