Gestione INA CASA, Quartiere Malaspina, Palermo
- Authors: BADAMI, A
- Publication year: 2009
- Type: Capitolo o Saggio (Capitolo o saggio)
- Key words: periferie; recupero urbano; rigenerazione urbana; quartieri di edilizia economica e popolare; città pubblica
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/43894
Abstract
Tra il 1949 e il 1956 il Piano Ina Casa interessa molte aree periferiche palermitane, in particolare quelle prossime alla costruenda circonvallazione, in seguito individuate come ambiti di espansione dal Piano regolatore del 1962. Numerosi quartieri poi passati alla gestione dello Iacp, come Malaspina, Santa Rosalia e Pitrè, presentano caratteri congruenti agli indirizzi emanati dall’Ina Casa: la costruzione di insediamenti autosufficienti si associa alla varietà di tipologie edilizie e alla realizzazione di luoghi della socializzazione per i futuri abitanti (in gran parte provenienti dai comuni limitrofi). L’edificazione del quartiere Malaspina, prossimo a un nuovo centro di servizi e alla stazione ferroviaria Notarbartolo, vede coinvolti molteplici soggetti appaltanti quali Iacp, Incis, Inps, Banca d’Italia, Ministero della difesa, in sinergia con soggetti privati come la Sicil-Cement.