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ANGELA BADAMI

I paesaggi del lavoro

Abstract

Il patrimonio culturale, le risorse della natura, la potenza dei paesaggi: gli stessi attrattori che hanno richiamato i viaggiatori del Grand Tour, modificati da usi sempre più consapevoli e resi più accessibili logisticamente e culturalmente, sono gli assi portanti dell’attrattività turistica del contesto territoriale della punta occiddentale della Scilia, caso di studio preso in esame dalla ricerca PRIN ITATOUR. Gli elementi del paesaggio e del patrimonio culturale della punta occidentale siciliana raggiungono vette di eccellenza in molti settori; tuttavia essi dovrebbero essere colti, più che nella loro individualità, come componenti di un sistema integrato di relazioni funzionali e culturali che, letto attraverso la sua sintesi storicizzata, potrebbe restituisce un complesso di interesse e fascino straordinari, la vera potenzialità attrattiva del territorio. La descrizione delle diverse connotazioni del paesaggio, configurate da una medesima matrice che si esprime nelle molteplici forme del lavoro, suggerisce la necessità di una lettura sistemica: tale vocazione potrebbe consentire di costruire un’offerta turistico-culturale non convenzionale, non legata, cioè, esclusivamente ai principali attrattori del turismo dei beni naturali (turismo balneare, ambientale), o culturali (archeologia, centri storici, beni culturali), o enogastronomici (vie del sale, del vino, dell’olio), ma articolata attraverso una struttura più densa, varia e capillarmente diffusa.