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SALVATORE ANSELMO

La scultura lignea del Settecento nella Sicilia occidentale tra importazioni da Napoli e scuole locali

Abstract

Dopo una premessa sui committenti, si indagano i più rappresentativi simulacri lignei del XVIII secolo della Sicilia occidentale. Le statue sono state eseguite, secondo la pertinente temperie culturale, da scultori locali, talvolta ignari dei tratti innovativi del tempo, che hanno reiterato stilemi dei secoli precedenti. Tra gli artisti con bottega a Palermo, aggiornati alle più moderne istanze, si annoverano Barcellona, Quattrocchi e Valenza. Altri manufatti, perlopiù ubicati nelle chiese degli ordini religiosi, sono stati approntati da autori napoletani su esplicita richiesta di attenti committenti. Alle opere partenopee va il merito di aver contribuito all’aggiornamento del linguaggio artistico di alcuni scultori siciliani che hanno guardato a queste statue anche per la tecnica di realizzazione. La Sicilia del Settecento si configura, dunque, come fulcro e crocevia di istanze e tendenze culturali provenienti da realtà artistiche esterne al contesto isolano