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FABIO ALBA

Il corpo dell’Altro nelle pratiche educative e di cura interculturali

Abstract

Nella letteratura scientifica contemporanea troviamo molteplici studi sulle migrazioni internazionali. Gran parte di questi studi vertono sulle motivazioni soggettive e/o comunitarie che spingono molti uomini e donne ad intraprendere il viaggio migratorio, così come sulle aspettative di vita nei Paesi di approdo. Nelle rappresentazioni politiche e sociali, il corpo del migrante appare a volte come un corpo di frontiera. Obiettivo della presente proposta è di riflettere sulle rappresentazioni collettive e sociali del corpo nelle migrazioni e sulle forme di potere biopolitico mirate a esercitarne un controllo diretto. Per la prassi educativa, occuparsi del corpo in migrazione vuol dire ricondurlo all’interno dei contesti fisici che ne favoriscano l’espressione e la partecipazione attiva, contesti scolastici e formativi nei quali è possibile favorire forme di inclusione. Si tratta, per la pedagogia, di valorizzare tali luoghi di cura, in quanto sono contesti in cui gli aspetti di soggettività possono generare significative relazioni.