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EMANUELE ANGELICO

Mai più “Cattiva” Architettura: un’analisi fra Bello e Brutto

Abstract

Rivedere il costruito, riesaminare sia le modalità sia le ragioni di ogni manufatto, valutare le ricadute prestazionali, soffermarsi a meditare sugli errori commessi, sono azioni sempre più cogenti, sempre più necessarie a livello globale, ma nel particolare nell’architettura. Le cose fatte male restano brutte sempre ed oggi deve esser definitivamente divelto ogni tipo di spreco, di superfluo, di attività energivora, eliminando definitivamente ogni azione voluttuaria. Il mondo del costruito ha un impatto gravemente incidente sull’ambiente ad ogni latitudine, tuttavia ancora osserviamo realizzazioni scellerate spesso figlie di desideri da palcoscenico che non possiamo più accettare. Siamo in ritardo dall’entrare nel merito di ciò che abbiamo fatto e di come lo abbiamo fatto – le domande restano apparentemente aperte: di questo scenario del costruito cosa trasferiremo alle future generazioni? – che rapporto può esserci fra bellezza (bruttezza) dei manufatti e la bontà realizzazione degli stessi? L'architettura, considerata come una forma d'arte, rappresenta sia la bellezza che la bruttezza in maniera tangibile? Il contributo vuole indagare tale solco rendendo ‘certe’ le risposte che abbiamo l’obbligo di darci senza più orpelli e sprechi d’ogni tipo. Il Doomsday Clock con il suo conto alla rovescia rimane drasticamente sempre più piccolo, è tempo di sbrigarsi.