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EMANUELE ANGELICO

Un percorso del fare 4 : verso una rinnovata cultura tecnologica

Abstract

L’architetto di ogni tempo, ha curato, programmato e progettato il territorio nei suoi aspetti funzionali ed estetici. Con il senno di poi ci si domanda ragionevolmente se questo avesse sempre fatto bene, occupandosi anche delle ricadute del proprio fare. L’architetto si è proposto quale ‘regista’ delle trasformazioni della città e del territorio, ma non siamo certi abbia sempre agito in coerenza verso l’ambiente ed il contesto. Questo libro raccoglie alcune riflessioni rivolte alla tecnologia come scienza applicata, alla tecnologia edilizia come scienza del costruire e ai processi di trasformazione del pensiero in attività formative e produttive che possano porsi in essere con rinnovata responsabilità, per un’auspicata maggiore diffusione di orientamento di studio utile per Architetti coscienti di cui ora c’è più bisogno. Crediamo che l’atto del costruire e del manipolare il territorio debba esser sempre atto nobile e responsabile, usando e scegliendo quelle tecniche e tecnologie adattive che pongano soluzioni sostenibili lontane dagli esercizi che spesso l’architettura ci offre. Con ogni azione, ogni introduzione del proprio operato, l’architetto deve sempre domandarsi se le ricadute giustifichino le proprie azioni. Per essere esteti e tecnici del proprio tempo ogni attore, regista o coordinatore di trasformazioni ‘deve’ oggi porsi lontano da velleità, costruzioni inutili e comunque agire in ogni circostanza con criterio e giudizio responsabile, anche a mezzo della riscoperta di materiali ed elementi, tecniche e tecnologie spesso riconosciute desuete dal nostro tempo. L’assunto di questo libro ha origine da criteri e analisi disciplinari che guardano, con una nuova consapevolezza, al “Territorio dell’Architettura” e le sue modificazioni. Questa è la prossima sfida, perché gli errori si pagano in termini di ‘orrori’ perenni e sono esposti al giudizio di chi ne subisce gli effetti. Dunque siamo più per una ‘rinnovata’ tecnologia congiunta con la canonica innovazione in risposta alle sempre più cogenti manifestazioni di intolleranza del nostro ambiente verso il comune fare. Più ‘Meccanici’ meno ‘Muratori’.