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Amministrazione Trasparente

Segnalazione di illeciti e irregolarità (whistleblowing)

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Con l’espressione "whistleblowing", si fa riferimento alla segnalazione, intesa come manifestazione di senso civico, che contribuisce a far emergere e a prevenire situazioni che pregiudicano la buona amministrazione, l’interesse pubblico collettivo ed il principio di imparzialità della pubblica amministrazione.


Il 15 liglio 2023 sono divenute efficaci per tutte le Pubbliche Amministrazioni le disposizioni contenute nel D. lgs. 24/2023,emanato in attuazione della direttiva UE 2019/1937. Esso disciplina la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionale o dell'Unione europea lesive dell'interesse pubblico o dell'integrità dell'amministrazione pubblica, di cui il soggetto sia venuto a conoscenza nel proprio contesto lavorativo ( cd. whistleblower).

L' Università degli Studi di Palermo ha pertanto adottato le nuove Linee Guida Di Ateneo, predisponendo un sistema informatico che consente di effettuare le suddette segnalazioni, garantendo la riservatezza dell'identità della persona segnalante, del facilitatore, della persona coinvolta e delle persone comunque menzionate nella segnalazione,nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione, con l'opportunità di benificiare delle tutele pviste nel caso di eventuali ritorsioni subite in ragione della segnalazione.

 

CHI PUÒ SEGNALARE


Possono presentare segnalazioni attraverso il canale interno le seguenti categorie di soggetti:

  • i dipendenti dell’amministrazione;
  • i lavoratori autonomi i titolari di un rapporto di collaborazione che svolgono la propria attività lavorativa presso l’amministrazione;
  • i dipendenti degli enti pubblici economici, degli enti di diritto privato sottoposti a controllo pubblico, delle società in house, degli organismi di diritto pubblico o dei concessionari di pubblico servizio;
  • i lavoratori o i collaboratori, che svolgono la propria attività lavorativa presso l’amministrazione che forniscono beni o servizi o che realizzano opere in favore di terzi;
  • i liberi professionisti e i consulenti che prestano la propria attività presso l’amministrazione;
  • i volontari e i tirocinanti, retribuiti e non retribuiti, che prestano la propria attività presso l’amministrazione;
  • gli azionisti e le persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, anche qualora tali funzioni siano esercitate in via di mero fatto, presso l’amministrazione.

Per tutti i suddetti soggetti, la tutela si applica anche durante il periodo di prova e anteriormente o successivamente alla costituzione e allo scioglimento del rapporto di lavoro o di altro rapporto giuridico.

 

COSA SI PUÒ SEGNALARE

Possono costituire oggetto di segnalazione informazioni su violazioni di disposizioni normative nazionali o dell'Unione europea che ledono l'interesse pubblico o l'integrità della pubblica amministrazione ricomprese nell'elenco riportato nell'art. 2, c, 1 lett. a) del D.Lgs. 24/2023 ( a titolo esemplificativo illeciti penali, illeciti amministrativi, illeciti civili, illeciti contabili, condotte tilevanti ai sensi del D. Lgs. 231/2001, nonché illeciti commessi in violazione della normativa dell'UE in determinati settori specificamente individuati).

Più specificamente, con riguardo al contesto dell’Amministrazione sono da intendersi come tali:

  • fatti corruttivi o illeciti che comprendono l’abuso di poteri per ottenere vantaggi privati, il cattivo funzionamento e/o l’inquinamento dell’azione amministrativa dall’esterno, favoritismi, comportamenti che contrastano con la cura dell’interesse pubblico e pregiudicano l’affidamento dei cittadini nell’imparzialità dell’amministrazione.
  • fatti che comprendono anche sprechi, nepotismo, demansionamenti, ripetuto mancato rispetto dei tempi dei procedimenti amministrativi, assunzioni non trasparenti, irregolarità contabili, false dichiarazioni, violazione delle norme ambientali e di sicurezza sul lavoro.
  • condotte illecite rilevanti ai sensi del decreto legislativo 231/2001, o violazioni dei modelli di organizzazione e gestione ivi previsti;
  • illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione europea o nazionali relativi ai seguenti settori: appalti pubblici; servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; sicurezza e conformità dei prodotti; sicurezza dei trasporti; tutela dell’ambiente; radioprotezione e sicurezza nucleare; sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali; salute pubblica; protezione dei consumatori; tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi;
  • atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione;
  • atti od omissioni riguardanti il mercato interno.


Non possono costituire oggetto di segnalazione doglianze di carattere personale o rivendicazioni.


COSA DEVE CONTENERE LA SEGNALAZIONE

È importante che la segnalazione contenga gli elementi utili ad effettuare le verifiche necessarie per valutare la fondatezza dei fatti segnalati.

La segnalazione deve contenere almeno:

  • I dati del segnalante (sono trattati tutelando la riservatezza);
  • Il luogo (struttura) e periodo, anche indivativo, in cui si è verificato il fatto;
  • la chiara descrizione del fatto.

Inoltre, la segnalazione deve contenere ogni altra informazione conosciuta o documento che possa confermare la fondatezza dei fatti segnalati.

Non è necessario che il segnalante (whistleblower) sia certo dell'effettivo avvenimento dei fatti denunciati o dell'autore, è sufficiente che ritenga altamente probabile che si sia verificato il fatto. In ogni caso non sono considerate giuridicamente le segnalazioni fondate sui meri sospetti o voci. Le notizie devono essere state acquisite all'interno del contesto lavorativo.


COME SI PUO' SEGNALARE

CANALE INTERNO

Le segnalazioni potranno essere effettuate:

  • In forma scritta; secondo le modalità previste dal D. Lgs. 24/2023 e delle citate Linee Guida interne, in forma scritta informatica, tramite apposita piattaforma messa a disposizione dall’Ateneo. Tale canale garantisce, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia, la riservatezza dell’identità della persona segnalante, della persona coinvolta e della persona comunque menzionata nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione. Esso, infatti, prevede una netta separazione tra i dati personali del segnalante e il contenuto della segnalazione. Il soggetto deputato a gestire la segnalazione è il Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza (RPCT) di Ateneo che potrà vedere il contenuto della segnalazione ma non anche i dati personali del segnalante. Resta ferma la possibilità per il RPCT di attivare la procedura appositamente prevista nella piattaforma tramite la quale il sistema associa l’identità del segnalante alla segnalazione, quando ciò sia ritenuto necessario ai fini dell’accertamento della fondatezza della segnalazione. Tale operazione sarà notificata al segnalante unitamente alla motivazione formulata dal RPCT. Il codice identificativo univoco ottenuto a seguito della segnalazione consente poi al segnalante di “dialogare” con il RPCT in modo anonimo e spersonalizzato, nonché di monitorare lo stato della segnalazione. Per tali motivi si consiglia di effettuare la segnalazione avvalendosi di tale canale;
  • In forma orale attraverso un incontro con il RPCT,  da richiedere all’indirizzo antonino.mazzarella@unipa.it,  durante il quale la segnalazione verrà verbalizzata.
    Nel rispetto della legge e della normativa sulla privacy, così come disciplinato nell'informativa, Il sistema di segnalazione garantisce la riservatezza, anche tramite il ricorso a sistemi di crittografia:
    • della persona segnalante;
    • del facilitatore;
    • della persona coinvolta o comunque dei soggetti menzionati nella segnalazione;
    • del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione. 


CANALE ESTERNO ANAC


Oltre al canale interno di segnalazione,è possibile effettuare la segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione - ANAC, se al momento della sua presentazione ricorre una delle seguenti condizioni:

  • non è prevista, nell'ambito del suo contesto lavorativo, l'attivazione obbligatoria del canale di segnalazione interna ovvero questo, anche se obbligatorio, non è attivo o, anche se attivato, non è conforme a quanto previsto dall'articolo 4 del D. Lgs. 24/2023;
  • la persona segnalante ha già effettuato una segnalazione interna ai sensi dell'articolo 4 del D. Lgs. 24/2023 e la stessa non ha avuto seguito;
  • la persona segnalante ha fondati motivi di ritenere che, se effettuasse una segnalazione interna, alla stessa non sarebbe dato efficace seguito ovvero che la stessa segnalazione possa determinare il rischio di ritorsione;
  • la persona segnalante ha fondato motivo di ritenere che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.

Nell’ambito della gestione del canale di segnalazione esterna, l’ANAC

  • rilascia, alla persona segnalante, avviso del ricevimento della segnalazione entro sette giorni dalla data del suo ricevimento, salvo esplicita richiesta contraria della persona segnalante ovvero salvo il caso in cui l'ANAC ritenga che l'avviso pregiudicherebbe la protezione della riservatezza dell’identità della persona segnalante;
  • mantiene le interlocuzioni con la persona segnalante e richiedere a quest'ultima, se necessario, integrazioni;
  • dà diligente seguito alle segnalazioni ricevute;
  • svolge l'istruttoria necessaria a dare seguito alla segnalazione, anche mediante audizioni e acquisizione di documenti;
  • fornisce riscontro alla persona segnalante entro 3 mesi o, se ricorrono giustificate e motivate ragioni, 6 mesi dalla data di avviso di ricevimento della segnalazione esterna o, in mancanza di detto avviso, dalla scadenza dei 7 giorni dal ricevimento;
  • comunica alla persona segnalante l'esito finale della segnalazione.

Per le modalità di invio della segnalazione ad ANAC si rinvia alle relative Linee Guida.