Un po' di Storia
La L. 17/99, integrazione e modifica della L. 104/92, ha disposto che tutte le Università italiane garantissero, nei limiti del proprio bilancio, il diritto allo studio a tutti gli studenti in condizione di fragilità con una invalidità non inferiore al 66 per cento, dotandosi di un servizio di tutorato specializzato per erogare servizi come attrezzature tecniche, sussidi didattici specifici, tutoring alla pari, assistenza alla persona e accompagnamento, interpretariato dei segni, con lo scopo di costruire percorsi di studio individualizzati ed efficaci per ottenere il successo formativo.
L’Ateneo palermitano è stato tra i primi ad adeguarsi alle disposizioni di legge, istituendo già nel 1999 il Centro Universitario per le Disabilità (CUD), pur nelle infinite pieghe di un megateneo posto in una città con strutture antiche di valore storico artistico, e, anche per effetto del contributo dei Delegati del Rettore che in questi anni si sono succeduti (i Professori e le Professoresse Cupidi, La Grutta, Pepi, Letizia Mauro, La Barbera).
Le azioni intraprese dall’Ateneo palermitano non sono state mai rivolte soltanto all’erogare servizi ma, interpretando la legge 17/99 nel suo significato più profondo, promuovere una cultura dell’inclusione per un’Università che si proponga davvero come universÄtas una collettività per tutti.
La L.170/2010 ha ulteriormente ampliato il bacino di utenza ai Disturbi Specifici dell’Apprendimento – DSA (dislessia, disortografia e discalculia)- assegnando agli atenei il compito di individuare forme didattiche individualizzate e personalizzate, strumenti compensativi e misure dispensative, modalità di verifica e valutazione personalizzate, affinchè gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.
Nel 2023 è stato istituito il Ce.N.Dis. Centro di Ateneo per le Neurodiversità e le Disabilità, con la finalità di promuovere le politiche di supporto e di assistenza per le neurodiversità e la disabilità. Il Ce.N.Dis. si rivolge agli studenti con disabilità mettendo a disposizione ausili di tipo tecnico e/o didattico e servizi specializzati, individuati sulla base di specifici bisogni.
Il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione – SPPEFF e l’istituirsi dell’Osservatorio GLAD
Dal 1999, il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche, dell’Esercizio Fisico e della Formazione – SPPEFF, si è schierato in prima linea per garantire gli studenti con necessità di percorso individualizzato e personalizzato (il 18-20% circa di tutto l’ateneo). Il Dipartimento SPPEFF, in effetti, coprendo l’area psicologica, l’area pedagogica, l’area delle scienze motorie e l’area della formazione, tratta il tema dell’inclusione in modo multidisciplinare.
Da queste premesse nasce nel 2023 l’Osservatorio – GLAD Gruppo di Lavoro per le Abilità Diverse, fruibile esclusivamente da studentesse e studenti che frequentano i corsi di studio del Dipartimento SPPEFF e che, inviati dal Ce.N.Dis., dichiarano di avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) e/o una disabilità. L’Osservatorio – GLAD ha una spiccata e prevalente attitudine alla ricerca messa a servizio del miglioramento del benessere universitario.
L’Osservatorio-GLAD è composto dalle delegate per le abilità diverse del Dipartimento SPPEFF, Prof.ssa Sabina La Grutta e Prof.ssa Agata Maltese, che ricopre anche il ruolo di referente per i corsi di studio in Scienze della Formazione PrimariaLM85-bis, dalla Prof.ssa Maria Stella Epifanio referente per i corsi di studio in Psicologia L24 e LM51, dalla Prof.ssa Gabriella Ferrara referente per i corsi di studio in Educazione e Scienze Pedagogiche L19 e LM85, dal Prof. Giuseppe Battaglia referente per i corsi di studio in Scienze Motorie L22, LM67, LM68 nonché Delegato del Dipartimento alle attivitaÌ€ inerenti la MobilitaÌ€ per le AbilitaÌ€ Diverse. La Prof.ssa Sabina La Grutta coordina il gruppo di lavoro .
Il gruppo trova il suo valore aggiunto nell’essere multidisciplinare; e del resto l’ottica che lo caratterizza e il principio che lo sostiene è il pensare la diversità come una risorsa e non come un vincolo; inoltre, rinforza e amplifica dentro il Dipartimento SPPEFF gli indirizzi della governance di Ateneo espressa dal Ce.N.Dis.