“Il Dipartimento di Ingegneria custode di memoria”: seconda tappa del racconto della nostra Storia tra passato, presente e futuro
Una conversazione sul filo della memoria, con il ricordo di sette personalità appartenenti alla comunità accademica dipartimentale e alle quali sono intitolate altrettante aule che studentesse e studenti ogni giorno frequentano: Mauro Guainazzi, Riccardo Savagnone, Giovanni Durante, Mario Rubino, Michele Capitò, Simona Genco e Nicola Alberti. Lunedì 31 marzo, nell’aula “Giuseppe Capitò” dell’edificio 7 del Campus universitario, ha avuto luogo l’evento “Il Dipartimento di Ingegneria custode di memoria”, secondo momento del percorso pensato per la conservazione e la valorizzazione della nostra memoria storica, un’occasione per raccontare la vita e il contributo di questi protagonisti nel campo dell'Ingegneria, a Palermo e non solo.
Ad aprire la mattinata il prorettore vicario, prof. Enrico Napoli, che ha portato i saluti istituzionali dell’Ateneo e a seguire il benvenuto da parte del direttore del Dipartimento di Ingegneria, prof. Livan Fratini; a guidare i presenti in questo viaggio nel tempo e nella memoria l’ideatore del progetto, prof. Salvatore Benfratello, delegato alla Valorizzazione della Storia del Dipartimento. A narrare le vicende umane e accademiche dei protagonisti dell’evento, sette voci di professori che, direttamente o indirettamente, hanno avuto modo di conoscerli e di lavorare a stretto contatto con loro: Giuseppe Silvestri ha ricordato Mauro Guainazzi; Vincenzo Cataliotti ha ricordato Riccardo Savagnone; Filippo Sorbello ha ricordato Giovanni Durante; Francesco Sorge ha ricordato Mario Rubino; Tullio Tucciarelli ha ricordato Michele Capitò; Alberto Milazzo ha ricordato Simona Genco; Livan Fratini ha ricordato Nicola Alberti. Presenti in platea le famiglie Guainazzi, Durante, Genco e Alberti.
L’attuale Dipartimento di Ingegneria nasce nel 2019 dalla fusione dei tre preesistenti DICAM-Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale e dei Materiali, DEIM-Dipartimento di Energia, Ingegneria dell'Informazione e Modelli Matematici e DIID- Dipartimento dell’Innovazione Industriale e Digitale - Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica e Meccanica. La ratio della scelta di creare un Dipartimento unico che racchiudesse tutte le aree dell’Ingegneria è stata individuata nel comune sentire di docenti, personale tecnico-amministrativo e comunità studentesca che caratterizzava già l’ex Facoltà di Ingegneria. Si è deciso così di voler ricreare lo stesso spirito creando un unico grande Dipartimento, soprattutto a seguito della riforma che, a partire dal 2011, ha trasformato la fisionomia dell’Università in Italia focalizzando proprio sui Dipartimenti il fulcro delle attività di ricerca, alta formazione e terza missione.
Giunto al suo sesto compleanno, il Dipartimento di Ingegneria può certamente ritenersi soddisfatto per aver raggiunto tanti degli obiettivi che si era prefissato all’atto della sua costituzione, con uno sguardo vigile e attento alle opportunità e alle sfide sempre nuove che si affacciano dalla realtà in cui si trova immerso: il presente e il futuro, però, poggiano su solide basi che affondano nella memoria di un’Istituzione che, con il mutare dei tempi, ha sempre avuto la capacità di sapersi trasformare per rispondere con tempestività, entusiasmo ed efficacia alle sfide della Storia.
Da questa riflessione nascono l’idea e il desiderio di voler concretizzare questo bagaglio di ricordi e di esperienze in un “percorso della memoria”, iniziando proprio dai luoghi che tutti i giorni migliaia di studenti vivono: le aule del Dipartimento intitolate a donne e uomini che hanno contribuito a costruire, consolidare e slanciare verso il futuro l’Ingegneria a Palermo e in Sicilia.
Questo progetto si sostanzia in un itinerario fatto di volti, nomi, storie di docenti, studentesse e studenti, professioniste e professionisti ma soprattutto di donne e uomini che, interpreti del loro tempo, hanno saputo affrontare le piccole e grandi prove della Storia. Questo “itinerario della memoria” prevede inoltre l’interazione tra reale e virtuale che caratterizza lo spirito dei nostri giorni: nei luoghi fisici sono stati apposti dei cartelli con la fotografia e alcuni cenni storici sulla personalità titolare dell’aula, a cui è associato un QR-Code che rimanda a un sito web, “Frequentatori di memoria”, dove è possibile leggere una più estesa biografia assieme ai riferimenti bibliografici consultabili.