Pubblicazione di ricercatori DiFC selezionata per apparire sulla copertina della rivista Phys. Chem. Chem. Phys.
La ricerca "UV photobleaching of Carbon nanodots investigated by in situ optical methods", condotta dai ricercatori Valerio Longo (Université Paris-Diderot), Alice Sciortino, Marco Cannas e Fabrizio Messina (DiFC), è stata selezionata per apparire sulla copertina della rivista Phys. Chem. Chem. Phys. della Royal Society of Chemistry.
L'articolo riporta uno studio sperimentale degli effetti di fotodegradazione subiti da carbon nanodots sotttoposti ad intensa illuminazione ultravioletta, e può essere scaricato al seguente link:
https://pubs.rsc.org/en/content/articlelanding/2020/cp/d0cp00952k/unauth#!divAbstract
Nomina Member International Council UNN, Russia
Il prof. Bernardo Spagnolo é stato nominato membro del Consiglio Internazionale dell’Università Lobachevsky di Nizhny Novgorod (UNN), Russia.
L'Università Lobachevsky di N. Novgorod, tra le principali istituzioni russe di istruzione superiore, partecipa al programma del governo russo volto al miglioramento della competitività globale delle università russe e ha recentemente formato il suo Consiglio Internazionale, che comprende i principali esperti accademici di tutto il mondo.
Il Consiglio funge da comitato consultivo che supporta le attività dell'Università Lobachevsky per migliorare la sua competitività accademica globale.
Nanobrillamenti e riscaldamento della corona: DiFC su Nature Astronomy
Un articolo pubblicato il 21 settembre 2020 sulla rivista Nature Astronomy illustra il comportamento di un particolare tipo di fenomeno sul Sole: i nanobrillamenti, alcune miliardi di volte meno energetici dei grandi brillamenti ma molto più numerosi e rapidi, tanto da poter essere responsabili del riscaldamento di gran parte della corona solare che vediamo nelle bande ad alta energia. Allo studio partecipa un docente del DiFC (e autori da Palermo, tranne il primo). Altri dettagli sulle pagine INAF e NASA.
https://www.media.inaf.it/2020/09/21/nanobrillamenti-e-riscaldamento-della-corona/
Articolo su Repubblica del 02 settembre 2020 relativo al progetto ITAMA
Rassegna stampa del 22/07/2020
Itama, diagnosi precoce della celiachia sul Sole24ore
Articolo su ITAMA nel quotidiano Sole24ore, inserto Programmi e Progetti a tiratura nazionale del 29/06/2020
Collaborazione UniPa a ricerca su virus dell'epatite B, i risultati pubblicati sulla prestigiosa rivista Gut
Uno studio dal titolo “Hepatitis B protein HBx binds the DLEU2 lncRNA to sustain cccDNA and host cancer-related gene transcription” è stato da poco pubblicato sulla prestigiosa rivista Gut.
Lo studio, a cui ha partecipato la prof.ssa Grazia Cottone del Dipartimento di Fisica e Chimica-Emilio Segrè, è stato svolto in collaborazione con un team di ricercatori del Centro di Ricerca sul Cancro di Lione (CRCL) sotto la guida della dott.ssa Francesca Guerrieri, appartenente all’Unità di Ricerca su “Epigenetic and Epigenomics of Hepatocellular Carcinoma” diretta dal prof. Massimo Levrero, e con la dott.ssa Letizia Chiodo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
L’infezione da virus dell’epatite B (HBV) rappresenta uno dei maggiori problemi di salute a livello mondiale, con circa 400 milioni di persone infettate in modo cronico e con un numero crescente di nuovi casi ogni anno. L’HBV nel tempo correla con danni epatici che possono evolvere prima in cirrosi e poi nello sviluppo di un cancro epatico. Questo studio indaga come l’onco-proteina virale HBx interagisca con un RNA non-codificante (DLEU2), che risulta sovraespresso in epatociti primari infettati dal virus dell’epatite B ed in pazienti affetti da epatocarcinoma correlato con HBV.
Lo studio è stato condotto combinando metodiche di biologia molecolare, biochimica e modeling dell’interazione tra proteine ed RNA e ha portato alla scoperta che l’RNA DLEU2 lega direttamente la proteina virale HBx e l'enzima EZH2, responsabile della metilazione del DNA della cellula. Il modeling computazionale, di cui si è occupata Grazia Cottone insieme a Letizia Chiodo, fornisce risultati compatibili con la formazione di un complesso ternario DLEU2-¬EZH2-¬HBx che può influire sulla funzione di EZH2 aumentando così la trascrizione e la replicazione del virus.
I risultati computazionali, confermati dai dati biochimici e biologici, hanno anche aiutato nell’interpretazione e nella costruzione del modello biologico sottostante.
Di seguito gli articoli, visualizzabili on line, di palermo.liveuniversity.it e palermotoday.it
https://palermo.liveuniversity.it/2020/05/29/epatite-b-studio-universita-di-palermo/
https://www.palermotoday.it/cronaca/ricerca-virus-epatite-b-studio-universita-palermo.html
Premio Internazionale Galileo Galilei
Al Dott. Giuseppe Arrabito, borsista presso il Dipartimento Fisica e Chimica - Emilio Segrè è stato conferito il premio internazionale Galileo Galilei
Pubblicazione del dott. Fabrizio Lo Celso selezionata per apparire sulla copertina della rivista internazionale The Journal of Physical Chemistry B
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale The Journal of Physical Chemistry B e selezionato per apparire sulla copertina del numero di aprile. La pubblicazione originale è la seguente: "Structural Features of β-Cyclodextrin Solvation in the Deep Eutectic Solvent, Reline", Alessandro Triolo, Fabrizio Lo Celso, Olga Russina J. Phys. Chem. B 2020, 124, 13, 2652-2660, disponibile all’URL: https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.jpcb.0c00876 .
Si tratta, di uno studio teorico-sperimentale su soluzioni strutturalmente omogenee e altamente concentrate di β-ciclodestrina in solvente eutettico (DES).
In particolare la relina solvente eutettico sostenibile dissolve quantità eccezionalmente grandi di β-ciclodestrina (β-CD), un host macrociclico impiegato nella chimica supramolecolare. In questo articolo, grazie allo scattering di raggi X a basso angolo angolo (SAXS) e alle simulazioni di dinamica molecolare viene studiata la struttura microscopica di tali miscele. Il SAXS mostra che, anche in soluzioni altamente concentrate, non si verifica alcun clustering di β-CD. Le simulazioni MD rivelano la complessa interazione tra le regioni idrofile e idrofobiche in queste miscele: le interazioni di legame idrogeno sono coinvolte nella solvatazione delle porzioni idrofile β-CD, mentre l'urea, componente della relina gioca un ruolo importante nella mitigazione delle interazioni idrofobiche inter-CD, precludendo quindi il clustering delle β-CD. Questi risultati possono suggerire nuove applicazioni di ciclodestrine in condizioni sostenibili.
Servizio Studio Aperto Italia 1
Venerdì 13 marzo 2020, Studio Aperto ha mandato in onda un servizio sulle attività di ricerca dell'Osservatorio Astronomico di Palermo dove sono coinvolti alcuni dottorandi del DiFC.
Link Studio Aperto
Articolo su Repubblica
Finanziato dal Fesr, metterà a punto uno studio tra i bambini nel tentativo di migliorare il processo di diagnosi della celiachia nei più piccoli https://www.repubblica.it/dossier/esteri/fondi-strutturali-europei-progetti-italia/2019/12/18/news/lavorare_per_una_diagnosi_precoce_dei_bambini_celiaci-243777041
Borsa di Studio L'Oréal-Unesco alla Dott.ssa Alice Sciortino - video su Youtube
https://www.youtube.com/watch?v=qAR04IEJ5KU
Il filmato, che contiene diverse riprese girate nei laboratori del nostro dipartimento e in quelli di ATeN Center, è stato prodotto nell'ambito della recente premiazione della Dott.ssa Alice Sciortino, giovane ricercatrice del gruppo LaBAM e destinataria di una delle 6 prestigiose borse di Studio "L'Oréal-Unesco - For Women in Science" assegnate per il 2019. Le ricerche finanziate dalla borsa di studio sono attualmente in corso e riguardano la tematica "Carbon Nanodots-Nanotubes Hybrids for nano-photo-electro-devices", che si inserisce nell'ambito della fisica sperimentale della materia.
Lavoro di ricercatori UNIPA selezionato per apparire in copertina sulla rivista The Journal of Physical Chemistry C
I metal-organic framework (MOF) costituiscono una nuova generazione di materiali cristallini, tra i più promettenti e interessanti studiati nei laboratori di tutto il mondo. Caratterizzati da una elevatissima porosità e da un’area superficiale specifica molto alta (dai 1000 agli 8000 m2/g), hanno notevoli potenzialità per una vastissima gamma di applicazioni. Tuttavia hanno un significativo punto debole, ovvero una forte instabilità in ambienti umidi che ne degrada il reticolo cristallino e ne compromette la porosità. Grazie ad un recente studio ideato dal Prof. Gianpiero Buscarino e dalla Dott.ssa Angela Terracina afferenti al Dipartimento di Fisica e Chimica Emilio Segré dell’Ateneo di Palermo in collaborazione con un prestigioso gruppo di ricerca della School of Chemistry dell’Università di St Andrews, è stata investigata in dettaglio la stabilità nei confronti dell’acqua di due MOF flessibili di ultima generazione (STAM-1 e STAM-17-OEt) mediante uno studio sistematico che ha coinvolto vari esperimenti di caratterizzazione svolti all’interno dell’Ateneo. Nello studio hanno preso parte anche il Prof Franco Mario Gelardi, il Prof. Simonpietro Agnello e la Dott.ssa Michela Todaro, anch’essi interni all’Università di Palermo. Lo studio ha coinvolto tra le altre la tecnica spettroscopica di Risonanza Paramagnetica Elettronica (EPR) che ha permesso, attraverso lo studio del cambiamento delle proprietà magnetiche del materiale, di osservare per la prima volta su scala atomica tutte le varie fasi dell’idratazione dei MOF considerati. Tale tecnica si è dimostrata così efficiente da essere in grado di rilevare i cambiamenti elettronici e/o strutturali che avvengono nel materiale anche dopo pochissimi minuti di idratazione ed ha permesso di evidenziare per la prima volta la scala dei tempi durante la quale avviene il riarrangiamento strutturale dei due MOF considerati. Inoltre, lo studio si è avvalso di uno degli strumenti più avanzati disponibili presso ATeN center (http://www.atencenter.com), lo Spettrometro MicroRaman, che ha permesso una dettagliatissima caratterizzazione delle proprietà vibrazionali di STAM-1 e STAM-17-OEt sia in forma idrata che deidratata. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale The Journal of Physical Chemistry C e selezionato per apparire su una copertina della stessa. La pubblicazione originale è la seguente: “Terracina Angela, McHugh Lauren N., Todaro Michela, Agnello Simonpietro, Wheatley Paul S., Gelardi Franco M., Morris Russel E. & Buscarino Gianpiero* (2019). Multi-Technique Analysis of the Hydration in Three Different Copper Paddle-Wheel Metal-Organic Frameworks. The Journal of Physical Chemistry C.”, 10.1021/acs.jpcc.9b08159, ed è consultable all’URL: https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.jpcc.9b08159.
Viewpoint: Atomic-Scale Design Protocols toward Energy, Electronic, Catalysis, and Sensing Applications
La pubblicazione è basata sul simposio finanziato dal DiFC: "Atomic-scale design protocols towards energy, electronic, catalysis and sensing applications" che ha avuto luogo a Varsavia a settembre 2018, durante l'EMRS Fall-Meeting 2018."
Link all'articolo: https://pubs.acs.org/doi/10.1021/acs.inorgchem.9b01785
Studio UniPa sulla cover della rivista Cellulose
Lo studio dal titolo “Comparative study of historical woods from XIX century by thermogravimetry coupled with FTIR spectroscopy”, condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica e Chimica “Emilio Segrè” (DiFC) dell’Università degli Studi di Palermo, è stato pubblicato sulla rivista internazionale “Cellulose” ed è stato selezionato per apparire sulla copertina della rivista del mese di novembre 2019.
Il team di ricerca, coordinato dal prof. Giuseppe Lazzara e composto dal prof. Aurelio Agliolo Gallitto e dai dott. Giuseppe Cavallaro e Lorenzo Lisuzzo, si è occupato delle proprietà termiche e strutturali di legni storici di strumenti di acustica del XIX secolo appartenenti alla Collezione Storica degli Strumenti di Fisica dell’Università di Palermo.
International experts at the ISSI-BJ workshop on “Oscillatory Processes in Solar and Stellar Coronae”
The workshop on “Oscillatory Processes in Solar and Stellar Coronae”, organized by the International Space Science Institute – Beijing (ISSI-BJ), took place in the third week of October at ISSI-BJ premises in Beijing.
Thanks to the well-coordinated organization of its conveners – Dr. Ivan Zimovets (Space Research Institute, RAS, Russia/ISSI-BJ, China), Prof. Valery Nakariakov (University of Warwick, UK), Prof. Dipankar Banerjee (Indian Institute for Astrophysics, India), Prof. Bo Li (Shandong University, China), Prof. Tongjiang Wang (NASA-Goddard Space Flight Center, USA), and Prof. Maurizio Falanga (ISSI-BJ) – numerous international experts met in Beijing to summarize the current state of research in the field of solar and coronal physics, and to pave the way for further studies.
In fact, being 2019 the 50th anniversary of the first detection of oscillatory processes in the solar corona as a quasi-periodic pulsation (QPP) of an X-ray and radio emission produced by a solar flare, during the last decades the international scientific community has gathered and analyzed a vast array of data on this topic. The results of such observations, obtained with the current spaceborne and ground-based observational instruments (in particular, SDO/AIA, Hinode/EIS, STEREO/EUVI, NoRH and IRIS), now constitutes the basis for future investigations by means of the upcoming state-of-the-art solar instruments (Solar Orbiter, DKIST etc.).
As a result, in order to give the gist of the current state of research, to examine its problematics, as well as to identify future theoretical and observations-based questions on solar and stellar oscillatory phenomena, almost 50 scientists from 11 different countries met and debated on various topics, including the seismology of coronal plasma structures, novel data analysis techniques, and non-linear effects.
This event made it possible for me to finally meet some of my colleagues in person and to considerably benefit from the interactions and the discussions held with all the participants.
Prof. Bo Li, Shandong University, China
A special priority was given to the study of the complementarity of multi-instrumental and multi-wavelength observations, the development and benchmarking of modern data analysis tools, the creation and use of a link between analytical theory, numerical modeling, and the interpretation of observations, as well as of the solar-stellar analogy following the TESS space mission.
Despite being fraught with thematic complexity:
Thanks to the excellent organization ensured by ISSI-BJ, we could fully immerse ourselves in our studies and numerous prominent international colleagues were given the chance to make their precious contribution to the workshop.
Dr. Ivan Zimovets, IKI, RAS, RussiaThe positive turnout of this workshop was also ensured by the well-arranged coordination of the activities and the local facilities. A perfect organization is the one you do not see, and this was really the case.
Prof. Fabio Reale, University of Palermo, Italy
The workshop was inaugurated by Prof. Dong (ISSI-BJ, China) and Prof. Nakariakov (University of Warwick, UK) on October 14, and given the wide range of topics addressed, the presentations were organized in seven different chapters introduced during the first morning. These include: Novel techniques in coronal seismology data analysis (led by Prof. Anfinogentov, Institute of Solar-Terrestrial Physics, RAS, Siberian Branch, Russia); Kink oscillations and waves in the corona (led by Prof. Nakariakov, University of Warwick, UK); Slow waves in coronal loops (led by Prof. Wang); MHD waves in open coronal structures (led by Prof. Banerjee); Quasi-periodic pulsations in solar and stellar flares (led by Dr. Zimovets); Sausage oscillations and waves in the corona (led by Prof. Bo Li); Coronal heating by MHD waves (led by Prof. van Doorsselaere, Catholic University of Leuven, Belgium).
The well-thought distribution and diversification of topics outlined by the conveners allowed for in-depth observations on many different research foci, which will therefore provide the international community with valuable interdisciplinary data.
As expressed by one of the workshop participants, Prof. Srivastava (Indian Institute of Technology, India):
I firmly believe that the results of this workshop will enable us all to make significant steps forward towards a better understanding of various phenomena of coronal physics and it will serve as a reference point to the international scientific community active in the solar physics field.
As an outcome to be shown to the international scientific community, the participants’ peer-reviewed articles will be published in the Springer’s Space Science Reviews and subsequently, as a hardcopy edition of the ISSI-BJ Space Science Series (SSSI).
Thanks to the effective platform provided by ISSI-BJ to gather experts and young scientists active in the field, we could lay the groundwork for the upcoming publication of the workshop’s reflections and results.
Prof. Tongjiang Wang
The presentations given during the workshop are available on the workshop webpage.
La Dott.ssa Alice Sciortino vince la prestigiosa borsa di studio "L'Oréal-Unesco - For Women in Science"
La Dott.ssa Alice Sciortino, giovane e brillante Fisico che ha recentemente conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze dei Materiali e Nanotecnologie presso il nostro dipartimento, è stata selezionata come vincitrice dell’edizione italiana del prestigioso premio "L'Oréal-Unesco - For Women in Science", un riconoscimento che premia le ricerche che ha condotto nei laboratori del gruppo LaBAM del DiFC, in quelli di ATeN center di UNIPA, e presso l’Università di Berna.
Il premio "L'Oréal-Unesco - For Women in Science" è un'iniziativa ormai consolidata da diversi anni a livello mondiale, volta a promuovere una maggiore partecipazione delle donne alla ricerca scientifica. La Dott.ssa Sciortino è la più giovane ricercatrice tra le sei premiate nell'edizione 2019, su un totale di 350 domande distribuite tra diversi ambiti scientifici.
La Dott.ssa Sciortino riceverà adesso una borsa di studio della durata di 10 mesi finalizzata a condurre attività di ricerca sperimentale sul tema "Carbon Nanodots-Nanotubes Hybrids for nano-photo-electro-devices".
La premiazione si è svolta oggi a Milano nel corso di una cerimonia ufficiale in presenza delle autorità, ed è già stata ripresa da diversi organi di stampa nazionali e locali.
Primo premio della challenge 2 a Federico Musciotto
Il Dottorando Federico Musciotto (XXX ciclo) (attualmente Post-doc presso il Department of Network and Data Science https://people.ceu.edu/unit/dnds della Central European University di Budapest, Ungheria) ha vinto il primo premio della challenge 2 della terza edizione del Contest dell'Unione Europea EU Datathon 2019.
Federico Musciotto e Matteo Neri (il team era costituito da questi due ricercatori) sono stati primi classificati nella Challenge 2 del Contest come segue:
"The winning team in challenge 2 – *‘New insights into economics and finance’* – was *‘EconCartography: Economic Cartography for the European Union’*, from Italy. This team provides intuitive and interactive visualisations to explore the complex landscape of the EU economy."
Trovate i dettagli sul risultato del contest alla pagina web https://publications.europa.eu/en/web/eudatathon
Dott. Lorenzo Lisuzzo candidato per la borsa di studio Fulbright
Il Dott. Lorenzo Lisuzzo, studente del Dottorato di Ricerca in Scienza dei Materiali e Nanotecnologie consorziato tra l’Università di Catania e l’Università di Palermo, è tra i cinque vincitori dei dottorandi candidati in Italia della prestigiosa borsa di studio Fulbright.
Il programma Fulbright svolge un ruolo centrale nei rapporti bilaterali Italia-Usa attraverso il finanziamento di borse per la ricerca e l’insegnamento. Il Dott. Lorenzo Lisuzzo che sta svolgendo il suo progetto di ricerca presso il Dipartimento di Fisica e Chimica – Emilio Segrè dell’Ateneo Palermitano, frequenterà il Molecular Design Institute della New York University nel semestre ottobre 2019/aprile-2020 nella qualità di Visiting Student Researcher.
Rivelata la prima eruzione stellare
Pubblicato su Nature Astronomy un articolo in cui si presenta la prima rivelazione di una espulsione di massa coronale (CME, dall'inglese Coronal Mass Ejection) da una stella. Questo lavoro è stato condotto, sotto la guida di Costanza Argiroffi, da un gruppo di ricercatori del DiFC dell'Università di Palermo, con la collaborazione di ricercatori dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Palermo, e dello Smithsonian Astrophysical Observatory di Cambridge (MA, USA).
Le CME, fra i fenomeni più energetici delle atmosfere stellari, fino ad ora potevano essere osservate solo sul Sole. Queste espulsioni sul Sole raggiungono masse di 10^17 g e velocità di 1000 km/s. Monitorando le velocità dei plasmi coronali della stella HR 9024, mediante l'analisi di dati raccolti con Chandra/HETGS, si è rivelata per la prima volta una CME stellare. La massa coinvolta in questa espulsione è risultata 10000 volte maggiore rispetto alle CME più estreme osservate sul Sole.
La sua velocità, di soli 90 km/s, invece è risultata diversi ordini di grandezza minore rispetto alle previsioni.
Link all'articolo: https://rdcu.be/bEAta
Pubblicazione riportata:
su Repubblica:
su Le Scienze:
e su il Sito di Sicilia