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Biopatologia e Biotecnologie Mediche

Museo della Radiologia

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Il DIBIMED ospita il Museo di Storia della Radiologia di Palermo, che è stato ideato, promosso e realizzato nel 1995, e rappresenta uno dei musei facenti parte del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Palermo.

http://musei.unipa.it/images/immagine%20incollata%20760x256.jpg?crc=19386122

Ideazione e sviluppo
Il Museo nasce da un’idea maturata nella mente dell’allora Direttore dell’Istituto di Radiologia dell’Università di Palermo, Prof. Adelfio Elio Cardinale, in occasione dell’esame dei problemi connessi al rinnovamento delle apparecchiature dell’Istituto di Radiologia di Palermo. Sulla base di questa contingenza, prese vita così il Museo della Radiologia di Palermo, la cui collezione venne messa insieme attuando un’intensa ricerca di strumenti, apparecchi, volumi e documenti di ogni genere presso istituzioni pubbliche e cittadini privati. 

La collezione
La collezione, costituita grazie alla disponibilità di numerosi responsabili di enti e dai familiari o eredi dei radiologi del passato, venne ordinata in più sezioni, tra le quali quelle più rilevanti furono sicuramente la raccolta di apparecchiature di radiologia e di strumenti della fisica, quest’ultima anche con strumenti del XIX secolo, nonché la collezione di radiogrammi risalenti agli inizi del Novecento. Di particolare interesse scientifico e didattico è la collezione di tubi radiogeni e di tubi a raggi catodici, nonché la raccolta di documenti e strumenti appartenuti ad eminenti figure della radiologia e delle scienze collegate, come alcuni manoscritti di Orso Mario Corbino, la tesi di laurea autografa di Gioacchino Arnone, primo radiologo siciliano, il Fotocauterio munito di lenti biconvesse con cui Antonino Sciascia praticava, primo nel mondo, la fototerapia. 

Sezioni del Museo
Nel 2012 il Museo della Radiologia è stato riordinato e suddiviso in sei sezioni o percorsi tematici, dislocati nei locali del primo piano della Sezione di Scienze Radiologiche e denominati “Storia della Radiologia”; “Evoluzione degli apparecchi”; “Sala dei tubi e delle valvole”; “Sala radiologica anni ‘30”; “Sala Cignolini”; “Percorso didattico”. Il riordinamento della collezione scientifica del Museo è stato accompagnato da un nuovo allestimento museale, e nel 2013 anche da un restyling grafico delle didascalie illustrative delle apparecchiature e degli strumenti esposti, nonché dalla realizzazione di nuovi pannelli didascalici e dalla creazione del logo ufficiale del Museo. 

Patrimonio del Museo
La collezione scientifica del Museo si compone, oltre che dagli apparecchi, dagli strumenti e dagli oggetti inerenti la radiologia e la radioterapia, l’elettroterapia, la marconiterapia e l’ultrasuonoterapia, anche da strumenti chirurgici, strumenti da laboratorio, strumenti della Fisica e da attrezzature video e fotografiche. 

Catalogazione
Nel 2014 è stata realizzata una campagna di catalogazione di tutte le apparecchiature e degli strumenti scientifici che compongono la raccolta museale, che ha permesso di identificare e di datare con precisione ogni reperto e di quantificarne l’ammontare in 327 elementi, ognuno dei quali illustrati nelle schede di catalogo. 

Concezione
La concezione del museo è quella di presentare al visitatore la storia della radiologia, facendo rivivere le scoperte scientifiche che hanno posto le basi per la moderna radiologia medica. L’atmosfera che si respira all’interno del museo è di un’integrazione scientifico culturale che proviene da una vera e propria sinergia tra gli elementi storici e gli elementi moderni in uso durante la quotidiana attività dell’istituto. 

Il Visitatore
Il visitatore si ritrova proiettato in un ambiente, quello del reparto, nel quale può vivere in modo consapevole le scoperte lontane del passato che si ripercuotono in modo vigoroso costantemente nell’attività sanitaria di un ospedale. Il Museo della Radiologia, infatti, diventa così simbolodell’articolo 2 dello statuto dell’International Council of Museums: un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico, che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto.

Il futuro
Lo sviluppo del Museo prevede nel breve la realizzazione dell’audioguida e l’implementazione del suo sito internet, http://musei.unipa.it/museoradiologia.html, per una migliore fruizione della collezione.