EVENTO/Intitolato a Falcone e Borsellino l’atrio di Giurisprudenza
Un lungo applauso dei tanti studenti presenti alla cerimonia, ha accompagnato la scopertura della lapide da parte del presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, dedicata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nell'atrio della Scuola delle Scienze giuridiche ed economico-sociali dedicato in occasione della ricorrenza del 22° anniversario della strage di Capaci. “Qui si è formata tanta classe dirigente e tanta ancora se ne formerà – ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso – e l’Università deve favorire la formazione dei giovani e ampliare gli orizzonti verso l'Europa”.
La cerimonia ha avuto luogo venerdì pomeriggio alla presenza del rettore dell'Università degli Studi di Palermo Roberto Lagalla, della sorella del giudice Falcone e della figlia del giudice Borsellino, l’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino, del presidente della Scuola delle Scienze giuridiche ed economico-sociali Giuseppe Liotta, del sindaco Leoluca Orlando e di altre autorità civili e militari.
“Oggi per l’Università di Palermo è un giorno di soddisfazione e vorrei quasi osare dire di festa, laddove la festa è temperata dal ricordo e dal rispetto forte e imperituro del doloroso sacrificio di una Comunità, anche quella accademica che per vile mano della mafia ha perso non solo i due illustri e grandi magistrati che vengono ricordati, ma tanti altri figli di questa università che qui si sono formati nel servire le Istituzioni hanno dato il massimo sacrifico di se stessi”.
Commosso il ricordo di Maria Falcone e di Lucia Borsellino. “Mio padre e Giovanni, con cui sono cresciuta sono oggi due eroi – ha detto Lucia Borsellino – in realtà erano due persone estremamente umane. Il messaggio di oggi è quello di portare avanti le loro idee per uscire dall’ergastolo del dolore in cui eravamo sprofondati subito dopo la loro morte”.
“L’emozione è grande – ha detto Maria Falcone – perché in questi corridoi ho dato tanti esami ed ho fatto una riflessione: chissà se avessi avuto la visione del mio futuro allora, cosa avrai potuto pensare sapendo che un giorno ci sarebbe stata una lapide di mio fratello accanto all’ex istituto di Diritto romano? Mio fratello era un ragazzo come voi che ha vinto il concorso in Magistratura senza raccomandazioni ed anche voi dovete crearvi il domani sulle vostre forze”.
Intanto il rettore smorza le polemiche a proposito della protesta di alcune associazioni che hanno issato lo striscione con la scritta “Falcone e Borsellino eroi di tutti” nella sede di Giurisprudenza di via Maqueda, oggi confluita nella Scuola giuridica e delle Scienze economico-sociali.
“La targa che intitola l’atrio dell’ex facoltà di Giurisprudenza a Falcone e Borsellino è firmata da tutti gli studenti e non soltanto dalle associazioni che hanno preso quest’iniziativa accolta dagli organi di governo dell’Ateneo. Basta leggerla. Nella targa, firmata da tutti gli studenti come gli organi di Ateneo hanno voluto – spiega - è aggiunto in coda “su proposta delle associazioni Rum e Contrariamente”, che sono quelle che oggettivamente hanno proposto l’iniziativa. Non vedo in che modo questo possa essere ragione di divisione e di polemica”.