La settimana delle biblioteche 2021
Le carte ritrovate di Gesualdo Bufalino. Per un’archeologia della cultura italiana. 1945-1946 - Giornata di studi
La giornata di studi è stata articolata in due sessioni. La prima, attraverso una pluralità di sguardi multidisciplinari, ha restituito il quadro storico e culturale dell’Italia del dopoguerra all’interno del quale trovano compimento a Palermo gli studi universitari di Bufalino e affiorano i suoi primi interessi culturali. La seconda, di natura più strettamente letteraria, concentra l’attenzione sull’opera dello scrittore e sulle significative ricadute che su di essa e sulla sua più approfondita comprensione l’inopinato ritrovamento della tesi potrà gettare.
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I SESSIONE
Archeologia e storia degli studi in Italia 1945-1946
14 maggio ore 09:30 diretta streaming diretta YouTube
Introduce e coordina
Rita Marchese, Delegata al Sistema bibliotecario d’Ateneo
Intervengono
Mario Varvaro, Delegato all’Archivio storico d’Ateneo
Nunzio Zago, Direttore scientifico della Fondazione Bufalino
La tesi di laurea e la formazione culturale di Bufalino
Ambra Carta, Università di Palermo
Archeologia e Letteratura: i sentieri della memoria
Antonella Mandruzzato, Università di Palermo
All’Università di Palermo negli anni della guerra: Silvio Ferri “archeologo e filologo di straordinario acume e spirito indipendente”
Margherita Losacco, Università di Padova
«Leggere a crepapelle» nell'Italia del Novecento: il caso di Emilio Sereni
II SESSIONE
Le carte ritrovate. Bufalino e il filo della memoria
14 maggio ore 15:30 diretta streaming diretta YouTube
Coordina
Ambra Carta, Università di Palermo
Intervengono
Giulia Cacciatore, Università di Catania
La tesi di laurea come prima scacchiera di Gesualdo Bufalino
Flora Di Legami, Università di Palermo
Del candore dei trucchi letterari
Claudia Carmina, Università di Palermo
"Fantasmi dell’oblio. Amnesie, cancellature, intelligenze artificiali nell’opera di Bufalino"
Luisa Mirone, Referente Adi/sd Sicilia – Alberto Bertino, docente Adi/sd Catania
Leggere Bufalino a scuola. Il canone del secondo Novecento: una questione aperta